Premesso che non sono un addetto ai lavori, la mia impressione è che – se giochi con 3 centrocampisti – devi avere 3 mastini di corsa, gamba, copertura. Il creativo, la mezzapunta, il fantasista, nel modulo di Conte ci sta a fatica. Se gli altri due corrono e coprono per 4, si può fare, ma dopo 3 mesi di stop, le spalle di Eriksen non riescono correre e portare la croce.
Quindi, paradossalmente, Eriksen è la ciliegina su una torta che manca degli ingredienti di base: panna, crema, farina.
AMALA
Ciao, con Brozovic e Barella il sogno sarebbe MilinkovicS ma quanto siamo distanti quando parliamo ancora di Vidal? Eriksen è un altra cosa, una gran bella cosa, cosi come Tonali, ma ne parleremo l’anno prossimo. Intanto continuiamo a veder snaturati Skriniar e Godin ed a ogni partita presenti 2 laterali palesemente inadatti. Se penso che l’unico che c’azzecca nel 352 è Vecino e voleva scappare a Natale..
Eriksen è un campione,è stata una grande occasione di mercato e la società ha fatto bene a prenderlo;il problema è che ci sono allenatori che non amano il trequartista.Ricordo che anche Baggio e Del Piero hanno avuto i loro problemi,se non ricordo male con Lippi e Sacchi,che pure erano grandi allenatori come Conte.Se tu fossi Conte che crede ciecamente da anni nel suo gioco,saresti contento di dover cambiare modulo per far giocare Eriksen?A fine stagione avremo forse idee più chiare tutti.amala
Ciao GLR
Se Eriksen e’ un problema. Vorrei averne tanti di questi problemi. Io credo che la squadra senza Brozovic e uno di fianco a lui (tipo Vecino) protegga poco la difesa. Tenere gli esterni troppo alti non aiuta, anzi ci porta ad essere spesso infilzati in contropiede. Occorre in po’ piu’ di equilibrio in questo momento in cui ci sono molti infortunati. Sta anche ai giocatori in campo saper interpretare meglio le fasi della partita. Un saluto.
Caro Gianluca, vorrei portare avanti una proposta servendomi, se condividi la cosa, del tuo aiuto e dell’influenza che puoi esercitare. Da sempre i campionati “latini” fanno vedere una serie di comportamenti antisportivi che fanno solo perdere pazienza e tempo. Infortuni inesistenti, proteste, raccattapalle che scompaiono, cambi al 93esimo… Ecco: togliamo la discrezionalità del recupero e giochiamo solo IL TEMPO EFFETTIVO. 35/40 minuti di gioco reale. Più calcio e meno commedia dell’arte.
Eriksen con il Parma si è nascosto. Quelli forti si propongono quando le cose non vanno, brillare quando tutto gira… pensare a Eriksen come una pippa è da umorali sciocchi. Eriksen è un problema tattico. La coperta è corta, se sto a tre il centrocampo non filtra perché sono solo in 2. Se vuoi Eriksen devi proteggerlo ecco perché devi giocare a 4 dietro con i tuoi 3 a centrocampo. O ci illudiamo davvero che Eriksen torni a difendere? Amala…
Eriksen é sicuramente un grande giocatore. Quello che si sta vedendo ad oggi è un giocatore molle, abulico e senza grinta. Potremmo essere di fronte ad un campione che non riesce ad adattarsi al modulo voluto da conte o , spero di no,ad un campione che non va bene per il campionato italiano ( ian rush era un grande bomber ma…. fallì).Comunque aspettiamo e vediamo.
ciao GLR,
Piú che problema tattico, i vari Eriksen, Young e Moses mi sembra che siano venuti a giocare da noi con le motivazioni e l’atteggiamento di quelli che vanno a giocare in Cina o negli Usa a fine carriera…
Spero di sbagliarmi.
Non si può fare di tutta l’erba un fascio i 3 giocatori hanno età completamente diverse… credo che ogni tanto uno scriva giusto per muovere le dita… ci può stare per Young al limite che è all’ultimo contratto importante della sua carriera, non per gli altri due… Ericksen men che meno
GLR
Eriksen ha visione ma dovrebbe giocare in una squadra a 2 tocchi. Se in fase di impostazione i 2 tocchi ci servono per portare il pallone sul piede buono e poi la diamo indietro. Intanto finalmente abbiamo uno che sa calciare le punizioni. 4-3-2-1 con Eriksen e Lautaro dietro alla punta, due giocatori che sanno darla di prima ed in profondità.
Premesso che non sono un addetto ai lavori, la mia impressione è che – se giochi con 3 centrocampisti – devi avere 3 mastini di corsa, gamba, copertura. Il creativo, la mezzapunta, il fantasista, nel modulo di Conte ci sta a fatica. Se gli altri due corrono e coprono per 4, si può fare, ma dopo 3 mesi di stop, le spalle di Eriksen non riescono correre e portare la croce.
Quindi, paradossalmente, Eriksen è la ciliegina su una torta che manca degli ingredienti di base: panna, crema, farina.
AMALA
Ciao, con Brozovic e Barella il sogno sarebbe MilinkovicS ma quanto siamo distanti quando parliamo ancora di Vidal? Eriksen è un altra cosa, una gran bella cosa, cosi come Tonali, ma ne parleremo l’anno prossimo. Intanto continuiamo a veder snaturati Skriniar e Godin ed a ogni partita presenti 2 laterali palesemente inadatti. Se penso che l’unico che c’azzecca nel 352 è Vecino e voleva scappare a Natale..
Eriksen è un campione,è stata una grande occasione di mercato e la società ha fatto bene a prenderlo;il problema è che ci sono allenatori che non amano il trequartista.Ricordo che anche Baggio e Del Piero hanno avuto i loro problemi,se non ricordo male con Lippi e Sacchi,che pure erano grandi allenatori come Conte.Se tu fossi Conte che crede ciecamente da anni nel suo gioco,saresti contento di dover cambiare modulo per far giocare Eriksen?A fine stagione avremo forse idee più chiare tutti.amala
Ciao GLR
Se Eriksen e’ un problema. Vorrei averne tanti di questi problemi. Io credo che la squadra senza Brozovic e uno di fianco a lui (tipo Vecino) protegga poco la difesa. Tenere gli esterni troppo alti non aiuta, anzi ci porta ad essere spesso infilzati in contropiede. Occorre in po’ piu’ di equilibrio in questo momento in cui ci sono molti infortunati. Sta anche ai giocatori in campo saper interpretare meglio le fasi della partita. Un saluto.
Caro Gianluca, vorrei portare avanti una proposta servendomi, se condividi la cosa, del tuo aiuto e dell’influenza che puoi esercitare. Da sempre i campionati “latini” fanno vedere una serie di comportamenti antisportivi che fanno solo perdere pazienza e tempo. Infortuni inesistenti, proteste, raccattapalle che scompaiono, cambi al 93esimo… Ecco: togliamo la discrezionalità del recupero e giochiamo solo IL TEMPO EFFETTIVO. 35/40 minuti di gioco reale. Più calcio e meno commedia dell’arte.
Eriksen con il Parma si è nascosto. Quelli forti si propongono quando le cose non vanno, brillare quando tutto gira… pensare a Eriksen come una pippa è da umorali sciocchi. Eriksen è un problema tattico. La coperta è corta, se sto a tre il centrocampo non filtra perché sono solo in 2. Se vuoi Eriksen devi proteggerlo ecco perché devi giocare a 4 dietro con i tuoi 3 a centrocampo. O ci illudiamo davvero che Eriksen torni a difendere? Amala…
Eriksen é sicuramente un grande giocatore. Quello che si sta vedendo ad oggi è un giocatore molle, abulico e senza grinta. Potremmo essere di fronte ad un campione che non riesce ad adattarsi al modulo voluto da conte o , spero di no,ad un campione che non va bene per il campionato italiano ( ian rush era un grande bomber ma…. fallì).Comunque aspettiamo e vediamo.
Sono già cambiate troppe regole nel calcio… eviterei anche il tempo effettivo
GLR
ciao GLR,
Piú che problema tattico, i vari Eriksen, Young e Moses mi sembra che siano venuti a giocare da noi con le motivazioni e l’atteggiamento di quelli che vanno a giocare in Cina o negli Usa a fine carriera…
Spero di sbagliarmi.
Non si può fare di tutta l’erba un fascio i 3 giocatori hanno età completamente diverse… credo che ogni tanto uno scriva giusto per muovere le dita… ci può stare per Young al limite che è all’ultimo contratto importante della sua carriera, non per gli altri due… Ericksen men che meno
GLR
Eriksen ha visione ma dovrebbe giocare in una squadra a 2 tocchi. Se in fase di impostazione i 2 tocchi ci servono per portare il pallone sul piede buono e poi la diamo indietro. Intanto finalmente abbiamo uno che sa calciare le punizioni. 4-3-2-1 con Eriksen e Lautaro dietro alla punta, due giocatori che sanno darla di prima ed in profondità.