La parabola di Icardi

Mentre tutti legittimamente si concentrano sulla panchina, chi vi parla continua a guardare al campo ed il particolare alla parabola di Icardi che non solo non segna più, ma non riesce più nemmeno a incidere seriamente: nei primi 5 campionati con l’Inter, Maurito aveva segnato 9, 22, 16, 24 e 29 gol. Quest’anno è fermo a 10. Pochi e fa ridere chi pensa ancora che le beghe extracampo procurate da Wanda Nara non lo abbiamo condizionato: a San Siro Icardi quest’anno è andato in gol su azione solo nel derby di andata col Milan il 21 ottobre, mentre l’ultimo gol  e risale al 15 dicembre 2018 con l’Udinese su rigore. Per l’ultimo gol su azione dobbiamo tornare addirittura al 2 dicembre 2018 a Roma contro i giallorossi.
I fischi di lunedì sera, al momento del cambio con Lautaro Martinez a 11 minuti dalla fine della sfida col Chievo, se li è un proprio cercati: la Curva Nord coerentemente l’ha ignorato, ma tutto il resto dello stadio lo ha fischiato. Wanda ha stufato tutti e dovrebbe fermarsi a pensare a tutto ciò che il suo assistito ha perso in pochi mesi: oltre alla fascia di Capitano, la maglia da titolare nell’Inter e nell’Argentina, una nuova proposta contrattuale nerazzurra al rialzo di cui non si parla più e soprattutto anche grandi proposte esterne, in realtà mai esistite nelle proporzioni raccontate dalla signora. Icardi ha fatto 130 gol in carriera e troverà certamente un’altra squadra, ma ogni tanto si dovrebbe avere l’umiltà di fermarsi e chiedersi se ne valeva la pena, per lui e per sua carriera, prima ancora che per l’Inter. I quasi due mesi da ‘infortunato’ e tutto il circo mediatico che Icardi si porta dietro non hanno certo lasciato indifferente la Juventus, che probabilmente ha già rivolto lo sguardo altrove da tempo. Senza contare che per la prima volta dopo molti anni, la stessa Juventus pare avere ben altre priorità rispetto al campo.

24 Commenti su La parabola di Icardi

  1. Maurizio // 17 maggio 2019 a 11:02 //

    Il problema è che tutto ciò avrà ripercussioni economiche per l’Inter in sede di calciomercato, lasciando perdere il lato umano della faccenda.

  2. Alessandro // 17 maggio 2019 a 12:34 //

    Un uomo di 25 anni con il cervello di un quindicenne. Valutate serenamente le sue esternazioni social, le reazioni, le prese di posizione e poi ditemi se non ho ragione.

  3. Stefano // 17 maggio 2019 a 12:37 //

    Un giocatore giovane, bravo, attaccante, capitano e goleador come può non essere amato dai propri tifosi? Soprattutto a Milano dove di attaccanti argentini ce ne intendiamo…Come fai? Bisogna proprio impegnarsi e sbagliare tutte le decisioni! Eppure ci sono proprio riusciti, incredibile!
    Se fosse un minimo saggio potrebbe restare e sistemare tutto, il calcio del resto ha la memoria corta, ma le manie di protagonismo dei due mi fanno pensare che non accadrà.

  4. angelo // 17 maggio 2019 a 12:52 //

    Ragazzo generoso, e forse ingenuo, Icardi, sta aiutando la carriera della moglie a scapito della sua. Un vero peccato.

  5. Francesco // 17 maggio 2019 a 13:07 //

    Ciao GLR, una domanda forse un po’ maligna: ma Icardi che diachiara amore all’Inter proprio nel giorno in cui la Juve comunica ufficialmente la decisione di non continuare con Allegri (grande estimatore di Icardi) è solo una coincidenza?
    Grazie
    Francesco

  6. Concordo su tutto, ma la Sig.ra Wanda riuscirà a capire quanto è stata deleteria per la carriera del suo assistito o, come dicono tutti i politici, la colpa è sempre degli altri? Spero che abbia imparato la lezione, ma anche dagli ultimi post vedo che continua a vivere in un altro mondo. Buona fortuna alla prossima società che si accollerà tutto il “kit” Icardi.

  7. Giorgio // 17 maggio 2019 a 15:15 //

    Riallacciandomi alle tue parole ” Wanda ha stufato tutti, dovrebbe fermarsi a pensare a tutto ciò che il suo assistito ha perso in pochi mesi,” hai dimenticato che ha perso pure la faccia il maritino, perche’ da come si pone e si mostra sembra lo zerbino della moglie – manager. Tanto a Wanda che importa, quando si parla di lei le si fa solamente il suo gioco. Cito delle parole di Oscar Wilde ” Non importa che se ne parli bene o male, l’importante è che se parli “.
    Forza Inter Sempre

  8. Alessandro // 17 maggio 2019 a 15:18 //

    Auguro a Icardi di riprendere in mano la sua vita, ora la sfida più complicata è ristabilire i confini tra affetti e professione. Cambiando squadra ritornera’ a segnare ma è solo cambiando procuratore che ricomincerà ad avere la sua dignità, sempre che sia sufficientemente intelligente da capirlo. Alessandro

  9. Ferruccio // 17 maggio 2019 a 16:23 //

    Non si rende conto di essere sfruttato per la carriera della showgirl. Verrà rimpiazzato quando non sarà più adeguato allo status della signora come successe a Maxi. Secondo me nemmeno si sceglie da solo il colore dei pantaloni che indossa…che tristezza gli uomini così..

  10. Tristezza, tanta tristezza per una coppia con figli che vive per apparire sui social . Ormai il rischio di bruciare la carriera, o una buona parte di essa, per un comportamento per nulla professionale e che dimostra una ignoranza di base imbarazzante, da parte di entrambi i coniugi, è evidente.
    E si che in società dovrebbe esserci una guida ed esempio limpidissimo come Zanetti, che a questo punto mi chiedo cosa sia li a fare, a parte comparire nelle inquadrature della tribuna vip.

  11. Michele // 17 maggio 2019 a 22:20 //

    Obiettivamente non si può dimenticare quello che Icardi ha dato all’Inter, ma non sono d’accordo con chi l’anno prossimo chiederebbe di nuovo la sua riconferma. Qui si rischia veramente la stabilità e l’equilibrio dello spogliatoio. Non dimentico neppure anche quella domenica di confusione in cui con la storia dell’autobiografia si scatenò un caos pazzesco. Rischia veramente di essere una mina pronta ad esplodere e a fare danni quando meno te lo aspetti … la consorte lo comanda troppo.

  12. roberto // 18 maggio 2019 a 06:13 //

    Vorrei ringraziare Spalletti perché ha tenuto in piedi la baracca con tre giocatori importanti a mezzo servizio (forse alnche meno di mezzo): Najnggolan, Icardi e Perisic. Non so chi altri ci sarebbe riuscito.

  13. ALESSIO // 18 maggio 2019 a 08:39 //

    Se ne sono dette tante su Icardi. Personalmente lo adoravo come giocatore ma da quando si è reso indisponibile x trasferta di Francoforte, per me è stato la fine di tutto. Ognuno può avere le ragioni che vuole ma per primo c’è il dovere di lavorare. Doveva mettere da parte le proprie ragioni e invece ha preferito metterci in difficoltà. Con NOI ha chiuso per sempre. voltiamo pagina: l’Inter c’era prima e ci sarà dopo Icardi. Si prenda esempio da Skriniar che sottotono sia autogestisce da solo.

  14. Stefano B. // 18 maggio 2019 a 10:43 //

    E’ pacifico come Icardi sia stato ammaliato e “rovinato” dalle manie protagoniste della consorte ingombrante. Ma a noi appassionati e non tifosi rancorosi della nostra Inter cosa interessa di un bomber? Che a fine stagione porti in dote un bottino di gol utili alla classifica finale. Voglio sperare che con buona volontà da tutte le parti si possa contare ancora su di lui, non vedo in giro un’altra punta giovane che lo possa sostituire con i medesimi risultati, questa stagione tribolata a parte.

  15. bulamatari // 18 maggio 2019 a 10:57 //

    Le reiterate dichiarazioni di sentirsi parte della società farà parte di una strategia per vivacchiare due anni e uscirne a zero a fine contratto.
    Quali sono i pro e i contro di tale strategia? Dal punto di visto del soggetto, ovvio…

  16. Due anni sono molto lunghi per un calciatore…
    GLR

  17. Stesso giorno o meno, sono due mesi che dicono di voler rimanere perché non hanno altre offerte, prima di tutto…
    GLR

  18. Davide // 18 maggio 2019 a 12:53 //

    Siamo qui a criticare Icardi e consorte (e ho detto siamo) e sul fatto che lui si sia dimostrato un dilettante nessuno obietta nulla. Vorrei però il tuo parere sulla gestione Inter? Si poteva fare diversamente? (Si è detto tanto, ma in pochi sanno davvero).

  19. Calafiore salvatore // 18 maggio 2019 a 13:15 //

    Su questa vicenda si misurerà la reale o presunta grandezza di Suning. Tenerlo fino alla fine del contratto o cederlo alle nostre condizioni

  20. «Abbiamo sviluppato le regole di Fair Play Finanziario, che premiano le società gestite in modo corretto. Sostanzialmente, tali regole dicono: ‘Non puoi spendere più di quanto guadagni’».
    Così nel 2011 Gianni Infantino, ex segretario generale UEFA ed attuale Presidente della FIFA… .

  21. enrico // 18 maggio 2019 a 17:09 //

    adoravo il giocatore, mi sembrava anche piuttosto professionale e serio. Oggi e’ piu’ conosciuta la signora, lui e’ passato in secondo piano e non se ne rende conto. purtroppo si e’ fatto fare lo shampoo al cervello…e qui c’e’ poco da fare, spero per lui che un giorno se ne renda conto, ma lontano dall’Inter per carita’ !

  22. Si certo! Peccato che ad ogni riunione istitutiva del Fair Play Finanziario fosse presente anche l’ex-AD dell’Inter Ernesto Paolillo, che fu uno di coloro che stilarono il documento finale e col quale ho parlato diverse volte, senza bisogno di bermi le balle di Casa Uefa. Infatti questa frase è appena insieme al cartello “Vietato fumare” nelle sedi di Real Madrid, Barcellona, Bayern, PSG, Manchester City, Manchester United, Chelsea e altri Top Club ad uso dei turisti. Dio mio, quanto è facile farvi su….come sparare sulla Croce Rossa…
    GLR

  23. La grandezza di Suning è assolutamente reale, peccato che non credi si dispiegherà mai sull’Inter.
    GLR

  24. Per come era deflagrata la situazione all’interno dello spogliatoio e per chi ha ancora un certo senso etico temo proprio di no, altrimenti sarebbe stato sicuramente fatto. Anzi, si è fatto finta di nulla fin per troppo tempo e si sarebbe stato meglio intervenire molto prima anziché regalare la fascia di Capitano ad uno che ha sempre rappresentato solo se stesso per risparmiare, attraverso la concessione della fascia, 500.000 euro di ingaggio nell’ultimo contratto.
    GLR

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