Il Giorno – Bar dello Sport 171

Pubblicato su Il Giorno, sabato 11 maggio 2019

Tutti a caccia di Conte…
Anche al Bar dello Sport si balla il valzer degli allenatori. Anche se l’unico ballerino in realtà è Antonio Conte. Lo vorrebbero tutti sulla panchina della propria squadra.
Fuori gioco però c’è il Milan del tassista Gianni che appena ha sentito parlare di Di Francesco per il dopo-Gattuso si è attaccato alla bottiglia ancor più del solito. Fuori gioco, e per espresso rifiuto dello stesso Conte, c’è pure la Roma dell’impiegato delle poste Tiberio, che ora fa il superiore: “Ma chi si crede di essere questo Conte? – sbuffa – manco fosse Klopp!” Già Klopp, perché dopo la fantasmagorica rimonta del Liverpool sul Barcellona, anche qui è tornato in auge il tedesco che solo una settimana fa era stato bocciato da tutti per aver preso tre pere da Messi e soci.
Tornando a Conte, a sentirsi in pole-position ora è l’assicuratore interista Walter. Eppure per anni ha bofonchiato che con la Juventus non va scambiata manco la maglia a fine partita, ma adesso che si ritrova con l’ex Marotta in società e magari con Conte in panca e qualcun altro in campo, da provetto slalomista, sta già dando fiato alle trombe.
L’unico a rimanere estraneo alla disputa su Conte è l’idraulico napoletano Gennaro che, almeno apparentemente, si dice favorevole a concedere almeno un’altra stagione al decano Ancelotti. Il ruolo di chi alla Juve ha forgiato gli allenatori per gli altri non dispiace al carrozziere juventino Ignazio, se non altro per svicolare dal discorso Champions, che continua a provocargli fortissime ulcere. A zittire tutti ecco però il pensionato Ambrogio, memoria storica del Bar dello Sport: “Incompetenti, sempre a scannarvi sull’allenatore, che è l’unico che non gioca – tuona – poi però le vostre squadre fanno ridere i polli!”

 

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