Il Giorno – Bar dello Sport 118

Pubblicato su Il Giorno, venerdì 13 aprile 2018

Lacrime, risate e complotti
Piange. Piange copiose lacrime che gli scavano il volto già torvo per natura. Il carrozziere juventino Ignazio sta con la testa riccioluta tra le mani, mentre il titolare del Bar dello Sport Pinuccio lo rifornisce di luridi tovaglioli.
Ride. Anzi ridono senza pietà i rivali storici del Bar dello Sport, l’assicuratore interista Walter, il tassista milanista Gianni, l’idraulico napoletano Gennaro e l’impiegato delle poste romanista Tiberio, ebbro e non solo di gioia per la sua Roma, semifinalista a sorpresa di Champions.
Non c’è pace per il povero Ignazio.
L’assicuratore interista Walter ripete a loop il suo terrificante ‘mantra’: “e venne l’uomo che porta Ronaldo nel nome per punirvi del furto del ‘98”, alludendo a Cristiano che ha trasformato il rigore che in extremis ha dissolto l’ennesimo sogno bianconero di Champions.
Il tassista milanista Gianni, dal canto suo, canta “vendetta, tremenda vendetta” mentre tira ancora in ballo il gol annullato a Muntari e la lunga serie di torti subiti, a suo dire, dalla Juventus in campionato fin dall’anteguerra!
L’idraulico napoletano Gennaro punta più il dito sull’isterica reazione di Buffon facendo notare quanto sia facile dare la patente di perdente e complottista agli altri finché certe vicende non ti toccano di persona.
L’impiegato delle poste romanista Tiberio invece ora fa lo splendido sulla mentalità da Champions: “Altro che complotti – osserva – per anni mi avete ammorbato col Barcellona come club più potente del mondo, ma la mia Roma l’ha fatto fuori anche con l’arbitro ostile!”
A mettere la pietra tombale sullo sventurato Ignazio provvede l’anzianissimo pensionato Ambrogio: “Certo che se la Roma al primo tentativo vince la Champions – se ne esce col consueto tatto – l’Ignazio si impicca al lampadario e andiamo sulle pagine di cronaca nera!”

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