Milan di Brocchi e Inter di Vecchi

Mi si chiede un parere sulla vicenda Mihajlovic. Eccolo. Da parte di Berlusconi, cacciarlo in questo modo per di più giustificando addirittura in un comunicato che il Milan non ha giocato mai così male, è stato esagerato. Per carità, Mihajlovic al Milan ha inciso poco ed in certi contesti, anche all’Inter in passato, cacciare un allenatore in crisi di risultati non deve stupire: le briciole raccolte dal Milan nelle ultime giornate giustificano l’esonero, ma il modo, il momento e la soluzione scelta, appare fuori luogo a chi non è accecato da beghe tifoidi o da stupide antipatie.
Berlusconi, anche stavolta, si è dimostrato più autoritario che autorevole, come i padroni di tante aziende, nulla di più, nulla di meno. Dài, poteva anche fargli terminare la stagione con la finale di Coppa Italia, come gli aveva appena promesso, in fondo mica c’era Conte o qualche altro big in attesa…
Ora non tiratemi fuori Zamparini, che sta evidentemente inseguendo un personalissimo record personale a livello mondiale. Parlo di Presidenti di grandi club. Chi conosce il mondo del calcio sapeva già ab origine che Mihajlovic finora non è noto per la qualità del gioco delle sue squadre. Eppure, dati alla mano, Sinisa ha fatto spesso meglio di chi l’ha preceduto e di chi è arrivato dopo di lui (Brocchi starà facendo gli scongiuri, ndr). Chiedere però a Mihajlovic cose che non sono nelle sue corde era già una forzatura. Sapendo poi quanto sia orgoglioso l’uomo, spedirgli già alla sesta giornata, Genoa-Milan 1-0, Galliani a Milanello nello strombazzato ruolo di tutor è stato poi ancora più spericolato. Insomma, inutile dilungarsi sul fatto che Mihajlovic non fosse proprio il tecnico ideale di Berlusconi: in 300 giorni il Presidentissimo non gli ha mai concesso una vera coccola. Berlusconi, ancor più di Moratti, è convinto di capire di calcio più di molti dei suoi allenatori e quando agisce di pancia non lo tiene nessuno. Sacchi e Galliani nei giorni scorsi ci hanno pranzato sapendo che al cospetto di Silvio le loro opinioni contano zero. E che la starlette Melissa Satta (!) alla fine ne sapesse più di loro la dice lunga sul momento storico rossonero, tant’è che sul web gira la battutaccia che oggi a casa Milan vi siano ben 4 amministratori delegati: Barbara Berlusconi, Adriano Galliani, Mino Raiola e Melissa Satta appunto, alla quale lo stesso Mihajlovic ha persino regalato un pensierino postumo al vetriolo (‘sarebbe meglio che le donne non parlassero di calcio!’). Nell’eterna lotta intestina tra barbaridi e gallianidi, come li chiamo io, ossia tra i fedelissimi della bella Barbara Berlusconi e quelli del meno bello Adriano Galliani, oggi al tifoso del Milan tocca pure sentirsi canzonare con lo scontato calambour di avere, finalmente anche sulle distinte, una squadra di Brocchi, con la maiuscola beninteso. Eppure, devo ammettere che i milanisti reagiscono ai guai assai meglio degli interisti.
Che voglio dire con tutto questo? Nulla di nuovo, se non ribadire con forza quel che già sapevo e cioè che qui a Milano ci piace veder penzolare le teste degli allenatori, a dispetto di un buonismo sui calciatori persino rivoltante. Ma finché parliamo di tifosi o i giornalisti di parte, chissenefrega, se però ci si mettono anche le Società, addio core, come si dice a Roma, dove oggi Spalletti al momento è un dio, ma riguardatevi come lo salutarono solo pochi anni fa. Dopo Mihajlovic, continuo a pensare che anche Mancini possa togliere presto il disturbo, per scelta sua stavolta, non della società, con la soddisfazione degli stessi competentoni che tra i problemi dell’Inter da tempo mi segnalano una volta Icardi e un’altra Handanovic, sulla scia del peggior tafazzismo.
Se davvero si ribalterà di nuovo tutto, il mio ‘mantra’ tornerà ahimé di grandissima attualità: senza una base di giocatori un po’ consolidata negli anni, come la Juventus e per certi versi il Napoli e la Roma, e se gli allenatori ti scappano più della pipì, chi ha 50 anni come il sottoscritto la resurrezione delle milanesi la vedrà dall’ospizio! Insomma…ad minora!
Ma qualcuno ha riflettuto sul fatto che il Milan è al 5° allenatore in poco più di due anni e l’Inter potrebbe presto avviarsi al 4°? Eppure, dati alla mano, la stagione in corso dell’Inter è la migliore degli ultimi cinque, ma anche qui non si vede l’ora di ripartire alla ricerca di chissà quale improvvisa chimica vincente! Certo, rispetto ad altri, Mancini ha avuto calciatori più forti. E infatti è grazie ad alcuni di questi che probabilmente l’Inter riuscirà a fare un mercato decente. In ogni caso, io ho sempre preferito l’allenatore capace almeno di farsi prendere i giocatori, piuttosto di uno che la proprietà non se lo fila nemmeno. Giacché i calciatori mica li pago io, per dirla col primo Abatantuono, ‘macchenefregammé?’ Chi è di legittimo parere contrario, non vuole certo il bene dell’Inter.
Intanto l’Inter Primavera di Stefano Vecchi ha conquistato a San Siro la Coppa Italia di categoria superando la Juventus di Fabio Grosso 2-1 (rete bianconera di Kastanos e rimonta nerazzurra con Manaj e Zonta),  dopo il successo per 1-0 (gol di Bonetto), all’andata allo Juventus Stadium. Nel finale, gazzarra poco edificante tra l’allenatore nerazzurro Stefano Vecchi, per ironia della sorte tifoso juventino da ragazzo, il collega Fabio Grosso, tra l’altro pure ex nerazzurro e Campione del Mondo e qualche giovane, col bianconero Favilli in testa. Sarà stato il clima da Serie A, con 20.500 spettatori grazie all’ingresso gratuito, ma nessuno ci ha fatto una bella figura. Poi, come sempre, nel dopogara, per uno è colpa dell’altro e per l’altro è colpa dell’uno. Amen.
16InterPrimaveraCredo che questa sia l’11.a finale giocata dai giovani interisti in 13 competizioni negli ultimi cinque anni. Tutti vorrebbero vedere qualcuno dei giovani di Vecchi (scusate il gioco di parole, ndr) in prima squadra, ma il responsabile del Settore Giovanile interista Roberto Samaden al proposito è stato molto chiaro, ribadendo che in grandi club, soprattutto quando c’è l’esigenza di vincere subito, è arduo che un giovane sia davvero pronto. Manca l’anello di congiunzione vero e proprio tra giovanili e grande calcio che in alti Paesi è rappresentato dal Campionato Riserve o dalle Seconde Squadre che giocano in serie comunque professionistiche. In Germania Thomas Mueller, prima di diventare uno dei migliori del mondo, ha avuto il tempo di maturare nel Bayern II. Stesso discorso per altri grandi in Inghilterra e in Spagna. Qui siamo fermi da anni ad un campionato Primavera ancora troppo lontano dagli standard della Serie A. Poi, per carità, si può comunque essere già pronti per Torino, Verona o Cagliari, ma qui a Milano è statisticamente difficile.
In ogni caso, complimenti ai giovani interisti, da Radu a Pinamonti, da Zonta a Baldini, fino ai già noti Manaj e Gnoukouri, perché comunque, in attesa dei ‘grandi’, è stato bello vedere a San Siro una Coppa alzata dai ‘piccoli’.

28 Commenti su Milan di Brocchi e Inter di Vecchi

  1. Silvio da Torino // 14 aprile 2016 a 15:23 //

    Bel titolo. Brocchi da giocatore era un maratoneta incontrista con piedi mediocri e se riuscita’ ad instillare un po’ di grinta nei giocatori sara’ gia’ bravo. Mi ricorda Inter 70~71 con Invernizzi. Berlusconi avrebbe potuto aspettare perche’la squadra e’ con Miha. La vittoria della nostra primavera è una conferma che il nostro settore giovanile lavora bene e con competenza. Per Inter-Napoli hanno scelto Rocchi, non certo un amico. Vedremo quanto valgono senza Higuain. Obbligatorio vincere. Ciao.

  2. uninteristaaberlino // 14 aprile 2016 a 15:25 //

    Molto di ciò che scrivi su Mihajlovic è condivisibile, però dati e fatti alla mano come si può difendere l’operato di un allenatore che bene o male ha avallato e sposato una campagna acquisti come quella dei cugini con risultati cosí scadenti? Sono sesti, non sono mai stati nelle prime posizioni, il loro magic moment è coinciso con la vittoria nel derby. Ogni volta che potevano fare un piccolo salto verso posizioni più consone di classifica hanno fallito. E l’allenatore esce come un martire…

  3. Forse a volte la forma diventa sostanza. Per il resto ho spiegato subito che l’esonero, risultati alla mano, ci può anche stare, ma a sei giornate dalla fine, mah…
    GLR

  4. So di Rocchi, mi hanno già chiamato per un collegamento da Napoli per ricordarmi che 5 (?) anni fa (!) diede un rigore fuori area al Napoli.
    Io manco me lo ricordavo…Purtroppo sono fatto così, non vivo di beghe arbitrali!
    GLR

  5. 1 ottobre 2011. Inter-Napoli 0-3. Pagina 18 dei tuoi edit.
    Andò in scena (come lo definisti tu nell’editoriale) il “Rocchihorror Picture Show”.
    Il pur bravo arbitro fiorentino quella sera non ne imbroccò mezza che mezza (neppure ‘una che una’) “rovinando indubitabilmente la partita” (parole tue).
    Siccome credo alla buona fede, spero di vedere sabato sera una bella partita, ben arbitrata e…che vinca il migliore (“speremo de no”, diceva l’indimenticato Nereo Rocco)!
    Ciao, R.

  6. Sei un grande!!! Rimpiango solo di non essere rappresentato da te come tifoso Milanista!

  7. Gianluca non pensi che la situazione del Milan sia ormai tragicomica? Da Calciopoli in avanti è stato un declino continuo fatta eccezione per il moto d’orgoglio che ci spinse a vincere la Champions 2007 e l’anno di Ibra, i nostri dirigenti (o presunti tali), oltre che iniziare inutili guerre intestine, vivere nel loro mondo di frasi fatte e raccontare bugie ai tifosi non fanno. Sinceramente la cosa sta diventando insostenibile e a questo punto si spera solo un’improbabile cessione della società.

  8. Alessandro // 14 aprile 2016 a 16:25 //

    Hai accennato a Zamparini. Ne approfitto per far salire il mio disappunto / disgusto. E’ inammissibile una cosa del genere. La lega dovrebbe intervenire. Dice: la società è sua e fa quello che vuole. Non così. Il confine tra stravaganza e porcata dev’essere delimitato una volta per tutte. Miha ha fallito, poteva essere esonerato a fine anno, ora Brocchi verrà bruciato così come Seedorf e Inzaghi. Un bell’applauso a ‘quelli del bel gioco’.

  9. Fabio Primo // 14 aprile 2016 a 17:55 //

    S.B. aveva paura che Sinisa potesse vincere la Coppa Italia e allora dopo, come lo licenziava?
    Oltretutto il terzo posto è oggi ormai irraggiungibile e quindi, non rischiando più nulla, ha preso questa decisione.

  10. enrico // 14 aprile 2016 a 18:13 //

    il milan attuale mi ricorda tremendamente gli anni di Pellegrini, quando nelle reti private andava un noto dirigente a dir frescacce, e sul finire della trasmissione decantava poesie…mi rammenti il nome del sommo poeta ? grazie

  11. sergiop // 14 aprile 2016 a 22:47 //

    Credo che con 5 Champions all’attivo fa bene il berlusca a fare il padre padrone

  12. Pasquale Somenzi // 14 aprile 2016 a 22:55 //

    Inter spesso criticata per i troppi stranieri, in questa doppia finale di
    Coppa Italia 2 gol su 3 sono italianissimi, la Juventus ha dovuto affidarsi ad un cipriota…
    Pasquale.

  13. Il vicepresidente Giulio Abbiezzi, comunque una brava persona
    GLR

  14. Contento tu…a sentir altri non mi paiono così positivi, forse perché un po’ più realisti e meno ottenebrati dal tifo talebano ad ogni costo. A volte si può anche uscire dalla logica del pasdaran ad ogni costo e muovere qualche critica
    GLR

  15. Dimostri di non conoscere minimamente la storia imprenditoriale e politica di Berlusconi. Se uno non lo può vedere, lo caccia pure se è appena diventato Campione del Mondo!
    GLR

  16. La Lega non ha compiti di questo tipo. Non ha strumenti legali per intervenire. Non può farlo l’Assoallenatori, figurati la Lega che, forse non sai, è un un po’ la Confindustria delle Società di Calcio e quindi sta dalla parte dei Presidenti, visto che da Presidenti è composta.
    GLR

  17. Io credo che la spiegazione sia molto più semplice: Berlusconi è invecchiato. Nessuno lo dice, ma è così.
    GLR

  18. Beh, adesso non esageriamo. Già vengo da famiglia più milanista che interista…
    GLR

  19. E lo so, carta canta, ma io m’incazzo al momento ma poi mi passa. Anche perché sono passati quasi cinque anni.
    GLR

  20. Alessandro // 15 aprile 2016 a 07:46 //

    Eh, ma qua si pone un altro problema. Chi ha letto l’autobiografia di Ibra ? Ad un certo punto, il nostro, ricorda : “…..quando Mancini seppe che sarebbe stato Rocchi ad arbitrarci, nello spogliatoio, ci disse: ‘Eh, quel bastardo che ne combina sempre qualcuna'”. C’è da sperare che il ‘bastardo’ non abbia letto la di Ibra biografia !

  21. sergiop // 15 aprile 2016 a 13:33 //

    Tengo a precisare che io sono interista ma tra il secondo di mancini ormai a fine carriera semmai è iniziata come allenatore ed il berlusca credo che come carisma ed intuito non ci sia paragone il sig.sinisa vuole essere politicamente scorretto come il grande José ma non ne ha le qualità fa piacere che il cavaliere li ha dato il ben servito

  22. Daniele // 15 aprile 2016 a 14:13 //

    Gian Luca condivido in pieno quello che dici, l’unica cosa che purtroppo un giovane ragazzo che arriva dal settore giovanile oppure vedi kondogbia (è vero che deve dimostrare i soldi spesi) ma è anche vero che i giornalisti (non te Gian Luca) alle prime partite che sbagliano vengono attaccati, non si da il tempo di crescere e maturare a questi ragazzi, condizionando anche il giudizio di alcuni tifosi beceri

  23. Ugo da Forlì // 15 aprile 2016 a 15:27 //

    Ho visto a San Siro la finale di coppa Italia Primavera.
    La prima allo stadio per mio figlio di 8 anni.
    Partita molto bella, meritando le due squadre un tempo per parte e dimostrando un evidente divario, come hai scritto tu, tra i ragazzi e i grandi.
    La Juve è sembrata più ‘squadra’, i nostri con due individualità che hanno fatto la differenza (Gnokouri e Manaj) per atteggiamento da giocatori più pronti.

  24. Paolo Assandri // 15 aprile 2016 a 16:51 //

    Un campionato da 4° posto non è un campionato da 10°, credi che riuciremo a non buttare tutto all’aria ancora una volta? Io sono per la continuità, lo stesso organico con Banega e una punta dominante potrebbe essere già competitivo. I terzini sono mediocri, ma prenderne per prenderne, eviterei. Sulle cessioni: se sono necessarie che almeno si venda bene (vedi Kovacic). Non mi stupirebbe una partenza di Perisic per 40 milioni. Icardi temo nessuno offra 50-60, perché non ha partite europee.

  25. Domenico // 15 aprile 2016 a 18:35 //

    Sono anni che seguo telelombardia (dai tempi di plastino) ma di giornalisti professionisti & tifosi diretti chiari e corretti come te non ce ne sono, complimenti anche per tuo il tuo modo di scrivere sciolto intuitivo e comprensibile a tutti noi…concordo in pieno con l’analisi che hai fatto con ironia hai centrato il problema, ultima cosa la mia squadra del cuore È SEMPRE STATA L’ITALIA …

  26. Grazie. Soprattutto per aver capito lo spirito di questo pezzo.
    GLR

  27. Me lo ricordo bene il simpaticissimo Giulio Abiezzi, e tra le tante “frescacce” che diceva, già nel 1992 aveva predetto che il sistema calcio in Italia, così come si stava sviluppando, non avrebbe retto, e molte sarebbero società sportive italiane sarebbero sostanzialmente fallite… Non è che i “fresconi” sono molti di quelli che la guardano la tv, senza capire?

  28. Credo che Mihailovic sia un buon allenatore, ma non adatto a gestire i giocatori con spiccata personalità, che sono spesso quelli più forti, e che ti fanno vincere. Mi sembra un tecnico che riesce cavare il sangue dalle rape, ma se gli dai il caviale non sa che farsene. Certamente il suo esonero è l’ennesima pagliacciata del Milan di questi anni, però mi fa piacere perché Miha rossonero non l’ho mai potuto vedere, quindi spero che riacquisisca una verginità nerazzurra :))

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