Inizia l’era de Boer

Almeno nell’ultima amichevole l’Inter non ha sbracato.  Annullata per maltempo quella di Jesi contro i tedeschi del Borussia M’Bach, a Limerick in Irlanda la prima formazione schierata da Frank de Boer ha regolato 2-0 gli scozzesi del Celtic con reti di Candreva ed Eder. Come non mi hanno colpito in negativo le scoppole precedenti, così non trovo molto significativo questo test. L’augurio è che il cambio di allenatore, che si è cercato di scongiurare fino all’ultimo per evitare a Mancini la solita ‘pensione’ d’oro, sortisca comunque effetti positivi nell’animo dei calciatori: purtroppo o per fortuna poi in campo vanno sempre loro. Tra poco si comincia a fare sul serio e col calcio dei tre punti avremo una visione più realistica chiara di quella attuale, buono di solito solo per scatenare gli istinti più pessimisti e volubili di quelli che hanno bisogno ad ogni costo di certezze anticipate.

10 Commenti su Inizia l’era de Boer

  1. una cosa buona l’ha gia’ fatta: ha sostituito il muso lungo con la sicurezza nei propri mezzi. Spesso i cali di concentrazione e l’autoflagellazione hanno influito sui nostri risultati, speriamo che FDB riesca ad ottenere una squadra caratterialmente meno umorale e piu’ stabile, anche se a queste latitudini e’ un’impresa riuscita a pochi. La fromazione e’ quella costruita dalla societa’ sul mercato e non mi sembra per niente scarsa, nei titolari. i rincalzi un po’ meno pero’ non e’ da buttare

  2. Fabio Primo // 16 agosto 2016 a 16:52 //

    De Boer ha frequentato due squadre di alto livello , Ajax e Barcellona , dove ha giocato e allenato (solo Ajax). Scuola olandese , da Cruijff a Van Gaal per capirci. Questa filosofia calcistica non ha mai avuto molto successo nel nostro campionato , si scontra con il tatticismo e il nostrano difesa-contropiede che ha sempre fatto la fortuna della nostra Inter. Vedremo se questo allenatore riuscirà a ribaltare la storia

  3. Io non so come andrà a finire l’annata ma, per allenare, ci vuole didattica. Sarri ha didattica, Sacchi aveva didattica, Guardiola ha didattica…Giampaolo, per rimanere in provincia, ha didattica e tanti altri. Mancini non ha didattica. In quasi due anni non ha saputo dare un gioco alla squadra. Pressing scoordinati e reparti sfilacciati. De Boer sa insegnare calcio. In tre giorni ha insegnato a fare pressing coordinato e a rimanere corti. C’è tanto da fare ma le premesse sono buone.

  4. Candreva l’ha fai al cuciar….come si dice in dialetto pavese.
    L’ultima ala destra che faceva certe cose aveva Douglas come nome….sperem..

  5. antoniole // 17 agosto 2016 a 08:34 //

    Prima di Natale non si potrà dare un giudizio, quindi mettiamoci comodi e aspettiamo. Sono curioso di vedere se riuscirà a far esprimere un gioco alla squadra (e quindi a farsi seguire dai giocatori). E’ da troppo tempo che il nostro gioco è basato solo su iniziative di singoli e giocate estemporanee per non parlare dell’improvvisazione evidente nell’impostazione della manovra. Più che i risultati, per carità importanti, in questo momento vorrei vedere questo….e un bel po’ di garra.
    Amala

  6. angelo // 17 agosto 2016 a 16:11 //

    In bocca al lupo a De Boer, con l’augurio che possa lavorare bene per almeno tre anni. Sperando in una conferma dell’ottimo Ausilio, resta da delineare una struttura societaria forte e competente che possa far rendere al meglio l’importante disponibilita’ finanziaria del gruppo Suning.

  7. Alessandro // 18 agosto 2016 a 09:21 //

    De Boer non è una scommessa. E’ un allenatore apprezzato da Thohir che è stato contattato nel momento in cui non esistevano più i presupposti per lavorare con Mancini. C’è una linearità in ciò che è accaduto, una logica. Molti hanno contestato le tempistiche. Ne convengo, ma mi risulta che Mancini abbia rimpallato un contratto triennale a obiettivi e proposto con cognizione di logica. L’importante è che l’ambiente, noi compresi, sia motivato e muova nella stessa direzione. Forza Frank!

  8. ALESSIO // 19 agosto 2016 a 04:45 //

    Dipende sempre dai calciatori l’annata di una squadra, dispiace quando un ns tecnico/giocatore lascia la squadra ma la vita va avanti e quindi sempre fiducia x il nuovo arrivato. Curioso di vedere comportamento dei giocatori durante le prime partite, xchè anche se non abbiamo campioni di primma fascia ricordiamoci che sono sempre dei professionisti scelti tra altri colleghi e quindi ritenuti migliori. Una parola sulla società: criticata ma non ha venduto i migliori giocatori alla concorrenza!?!

  9. Guido Villa da Samobor (Croazia) // 19 agosto 2016 a 13:59 //

    Sinceramente non mi aspettavo una sconfitta contro una squadra che deve giocare il secondo turno preliminare di Champions League e che ha perso la partita di andata di tale turno preliminare con una squadra di Gibilterra. Lo scopo di queste partire è di migliorare l’amalgama tra i reparti e prepararsi anche fisicamente ai novanta minuti di campionato. Quanto a De Buur (scrivo il suo cognome come si pronuncia, essendo olandese e non tedesco), non lo conosco e quindi non dico nulla.

  10. Paolo Assandri // 20 agosto 2016 a 20:32 //

    Abbiamo una squadra forte, probabilmente ne prenderanno ancora due: un difensore e un centrocampista, mi sembra che da diversi anni una stagione non iniziasse con così fausti auspici, l’unico problema è che Roma e Juve sono molto forti e il Napoli è una squadra sempre tostissima. Per cui sarà durissima.

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