Argentina: Final 2014 a metà del cammino

di Andrea Ciprandi da http://andreaciprandi.wordpress.com e da http://pilloleargentine.wordpress.com/

A una settimana dal giro di boa, che coincide niente meno che col Superclásico, il campionato è dominato da chi non ci si aspetta.
A guidare la classifica in solitudine è infatti il Colón di Santa Fe, che a dicembre era a rischio liquidazione e aveva patito una penalizzazione stagionale in punti per debiti. Partito quindi in piena zona retrocessione, senza aver potuto comprare nessuno ma avendo anzi dovuto lasciar partire chi lo volesse, dopo una sonante sconfitta in casa del Racing non ha più perso e nelle ultime otto giornate ha fatto più punti di tutti: 18, che non sono tanti ma per ora bastano.

Alle sue spalle nessuno ha preso il ritmo. Il Boca, il River e i campioni del San Lorenzo hanno già perso tre volte a testa, un terzo del totale delle partite giocate. Peggio ha fatto il Lanús, che di ko ne ha già subiti quattro. L’Estudiantes, altro club in difficoltà finanziarie, è secondo nonostante segni poco e questo alla lunga possa pesare: 7 reti, vale a dire più soltanto di due delle tre squadre che a oggi retrocederebbero (Quilmes e Argentinos) e del Tigre che ha l’insolita media gol di meno di mezzo a partita tra fatti e subiti.
Nemmeno le protagoniste dell’imminente duello più tradizionale d’Argentina, Boca e River, stanno quindi andando troppo bene. Ma se i biancorossi sono ugualmente a sole quattro lunghezze dalla vetta pur non avendo mai infilato due vittorie cosecutive, gli Xeneizes invece arrancano come ormai sempre da un anno e mezzo a questa parte e devono fare i conti anche con una faida interna che ne sta minando l’equilibrio non solo adesso ma pure in prospettiva: dopo il regolamento di conti fra Ledesma (ex Catania), il portiere Orion e Riquelme, un’epurazione della rosa è infatti più che un’ipotesi. Il futuro sia di Ramón Díaz che di Bianchi, i rispettivi allenatori dei due club, che fino a ieri intoccabili in ragione del passato glorioso legato ai colori che stanno nuovamente difendendo, dipende poi ormai solo dai risultati di questo semestre.
Per il resto, stupisce come sia ben posizionata un’altra squadra che al pari del Colón vive con lo spettro della B. Si tratta del Godoy Cruz, terzo in classifica ma ancora terz’ultimo nel Descenso.
In generale, ipotizzando soprattutto una scarsa tenuta dei rossoneri santafesini, questo torneo si preannuncia equilibrato e destinato a chiudersi senza troppi punti fatti dai futuri campioni esattamente com’era stato l’Inicial. Il San Lorenzo, infatti, aveva vinto lo scorso campionato appena a quota 33, più o meno la stessa che risulta da una proiezione dei risultati di quello in corso. Ma una sostanziale parità di valori è confermata non solo dall’inaspettata presenza nelle zone alte di squadre come il Colón, l’Estudiantes, il Godoy Cruz e anche l’Olimpo, bensì anche dalla distanza della prima dalle ultime: solo 11 punti.

Proprio una delle ultime, altrettanto inaspettatamente, è il Racing. Partiti addirittura coi favori del pronostico, i biancocelesti hanno appena interrotto la peggior serie di partite senza vittoria di tutto il campionato: sei. E ancora una volta la storia ha riservato loro un cammino analogo a quello dei rivali di sempre, l’Independiente, che però gioca in B: i Diavoli rossi, infatti, alla vigilia della trasferta in casa del Sarmiento sono sette turni che non fanno bottino pieno pur mantenendosi al terzo posto che ora come ora vorrebbe dire promozione.
Ma ci sono anche vicende che riguardano in prima persona singoli giocatori, alcuni dei quali con le loro prestazioni o le loro decisioni stanno segnando il semestre. Capocannoniere è Mauro Zárate, che ritrovata la serenità dopo gli anni condizionati dal rapporto con Lotito guida la classifica marcatori con 6 centri. Tre vecchie e illustri conoscenze del campionato italiano, poi, hanno annunciato il ritiro a fine campionato: sono Verón, Heinze e Camoranesi che concluderanno la carriera rispettivamente con la maglia dell’Estudiantes, del Newell’s e del Racing.

 

 

 

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