Inter Nos 8

Pubblicato su San Siro Calcio, domenica 22 dicembre 2013

IL PUNTO – Per il derby, le squalifiche di Alvarez e di Montolivo, rimediate in Napoli-Inter e Milan-Roma, privano Mazzarri e Allegri di fantasia e come non bastasse, a meno di un ripensamento dell’ultim’ora, a San Siro mancherà anche le Curva Nord, quella dell’Inter, con la coreografia tipica di ogni derby giocato in casa. La Nord è stata sospesa per discriminazione territoriale dopo i soliti cori a Napoli. La Curva Sud del Milan ha subito espresso la sua solidarietà, ma difficilmente diserterà a sua volta il derby.
I ragazzi della Nord avevano speso tre mesi di lavoro e migliaia di euro per preparare una coreografia che “avrebbe fatto il giro del mondo” hanno detto, come quella del “Ti te dominet Milan”,  tre anelli interamente colorati di nerazzurro che hanno addirittura ispirato un documentario della tv tedesca ZDF premiato al Festival di Berlino 2012. Peccato. Senza entrare nel merito della questione, a perderci sarà sicuramente lo spettacolo. Eppure, anche le due società, Inter e Milan, a ottobre avevano messo a punto un comunicato congiunto per migliorare la norma sulla discriminazione territoriale. Purtroppo questo calcio piace sempre meno, senza contare il nuovo scandalo-scommesse che sta per travolgerci nuovamente e che ha portato alla ribalta, al momento solo mediatica, in qualità di indagati perfino un mostro sacro del calcio milanese come Rino Gattuso, oltre a Cristian Brocchi, ex di entrambe le milanesi.

LA SQUADRA – Quella di Napoli per l’Inter è stata solo la seconda sconfitta in 16 partite, di cui 9 da imbattuta. E per come da un po’ di tempo in qua la squadra di Mazzarri ha preso a trascurare la fase difensiva, il dato ha dell’incredibile. Attenzione: per fase difensiva non vanno intesi solo i difensori, ma più in generale la condotta di tutta la squadra quando non ha il pallone tra i piedi.
E’ però ormai esplosa anche la questione arbitrale: come e più che nell’altra sconfitta con la Roma a San Siro, Tagliavento a Napoli ha inciso parecchio.
Per i duri di comprendonio, il problema è sempre lo stesso: appena si muove un rilievo serio su una pessima direzione arbitrale, qualcuno se ne esce sempre con la storia dell’alibi. Non è un alibi, il tasso tecnico dell’Inter lo conosciamo, non vale Juve, Roma e Napoli, ma farla giocare al San Paolo in dieci dopo nemmeno mezz’ora di ripresa, mentre sta provando a rimontare, vuol dire calare anzitempo il sipario. Espellere nel dubbio, come è capitato a Napoli ad Alvarez, che ora deve saltare il derby, è sempre imperdonabile. Per non parlare dei rigori fin qui fischiati a favore dell’Inter: zero! Qualcuno aveva sperato nel rientro di Milito proprio nel derby. Il Principe, che in questa stagione finora ha contato solo 3 presenze e 2 gol al Sassuolo, non vede il campo dal 5 ottobre, da interista ha segnato 6 gol al Milan, ma non ce la farà: “Mi sento in debito coi tifosi” – ha detto Milito, ma c’è poco da fare. Il ginocchio continua a non rispondere come dovrebbe: lo stiramento al retto femorale è una brutta bestia.
Al derby ufficiale numero 211 Inter e Milan arrivano divise da 9 punti di distacco in classifica a vantaggio dei nerazzurri. E sempre a vantaggio dell’Inter c’è l’ultimo derby giocato sotto Natale: era il 23 dicembre 2007 è finì 2-1 per i nerazzurri, con le reti di Pirlo, Cruz e Cambiasso. L’Inter non perde il derby in campionato addirittura dal 2 aprile 2011: da allora tre vittorie e una sconfitta. Numeri apparentemente favorevoli, ma che non contano nulla. Quando si va il campo, ogni volta è sempre una nuova storia. E il derby da sempre sfugge a qualsiasi pronostico. Per la cronaca l’ultima stracittadina risale al 24 febbraio di quest’anno ed è finita 1-1 con reti di El Sharaawy per Milan e Schelotto per l’Inter.

LA SOCIETA’- A Napoli il neo-Presidente Erick Thohir, benché fosse già a Roma per cose sue,  non è andato per rispetto a Moratti. I due Presidenti nerazzurri, in questa prima fase di passaggio, sembrano aver deciso di muoversi congiuntamente: o si fanno vedere insieme o niente. Al derby però Thohir sarà al fianco di Moratti, come in Inter-Sampdoria del 1 dicembre scorso. Intanto è   derby anche sul mercato, perché in queste ora il Milan sta provando ad ostacolare l’Inter nelle operazioni di gennaio relative al belga di origini indonesiane Radja Nainggolan del Cagliari e all’esterno del Torino Danilo D’Ambrosio, su cui i nerazzurri si sono mossi da tempo. In ogni caso, l’Inter sta provando a cedere Fredy Guarin al Chelsea: il colombiano, pagato 11.5 milioni di euro due anni fa, ora potrebbe essere venduto a Mourinho per 15 milioni, permettendo così la prima plusvalenza dell’era Thohir. Con questo gruzzolo, l’Inter spera di poter mettere a segno qualche colpo importante per rinforzare a gennaio la rosa di Mazzarri: Lavezzi e Osvaldo sono i soliti grandi nomi, accanto ai quali sono però spuntati quelli del 22enne difensore centrale del Basilea Fabian Schär e del 21enne centrocampista svizzero del Borussia Moenchengladbach Granit Xhaka. Sempre che non ci si butti sopra anche il Milan.

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