Argentina: novità nel prossimo campionato

di Andrea Ciprandi da http://andreaciprandi.wordpress.com/

Il prossimo campionato argentino presenterà alcune sostanziali differenze rispetto a quelli delle ultime stagioni.
La nuova formula ha rivoluzionato l’intera competizione con riguardo a parecchi aspetti. Innanzitutto i due tornei semestrali non si chiameranno più Apertura e Clausura bensì, rispettivamente, Inicial e Final. Si tornerà poi ad avere un solo campione stagionale che uscirà dalla sfida in campo neutro fra il campione del primo torneo e quello del secondo a meno che non sia lo stesso, nel qual caso non si renderà necessaria la finale. Le retrocessioni, poi, dipenderanno sempre del ‘promedio’ ma a scendere di categoria saranno direttamente le tre squadre col peggior punteggio percentuale, a loro volta sostituite dalla prime tre classificate in B in base ai punti e non alla media: via, dunque, gli spareggi di Promocion. La qualificazione alle due coppe internazionali (Libertadores e Sudamericana) passeranno invece attraverso calcoli più complessi effettuati di sei mesi in sei mesi tenendo conto anche dell’esito della Copa Argentina.

Con questa risoluzione si fa un salto all’indietro di moltissimi anni. Precisamente, l’ultimo campione annuale era stato proclamato nel lontano 1990-91 e proprio con una finale – benché non secca. Prima, cinque stagioni lunghe dopo un ventennio caratterizzato invece da due tornei annuali alla volta (Metropolitano e Nacional) che a loro volta aveva seguito quasi quarant’anni di campionato unico.
Scongiurato il megatorneo a 40 squadre fra quelle di prima e seconda serie proposto la scorsa estate dal presidentissimo dell’AFA Grondona con l’intento di risollevare le sorti di sempre più numerose ‘grandi’ in difficoltà, nella stagione a venire la Primera Division vedrà iscritti ancora venti club. La loro suddivisione geografica è la seguente: 6 sono di Buenos Aires (All Boys, Argentinos Juniors, Boca Juniors, River Plate, San Lorenzo de Almagro e Velez Sarsfield), altri 6 dell’hinterland di Buenos Aires (Arsenal de Sarandí, Independiente, Lanus, Quilmes, Racing e Tigre), 4 della Provincia di Santa Fe (Atletico Rafaela, Colon, Newell’s Old Boys e Union) e uno sempre a Provincia quelli di La Plata (Estudiantes), Cordoba (Belgrano), Mendoza (Godoy Cruz) e San Juan (San Martin).

Con la fresca promozione del River Plate e la permanenza nella massima serie del San Lorenzo, torna dunque a ricomporsi il gruppo delle cosiddette cinque ‘grandi’ d’Argentina: Boca Juniors, Independiente, Racing e appunto River Plate e San Lorenzo. Guardando alle sfide più tradizionali, si tornerà quindi a giocare il Superclasico fra River e Boca così come si continuerà a disputare quello di Avellaneda fra Racing e Independiente. Garantita anche la stracittadina di Santa Fe tra Colon e Union, mentre mancheranno ancora quelle di La Plata e Rosario essendo rimasti in B Central e Gimnasia y Esgrima.

All’esordio dell’Inicial scatterà la caccia all’Arsenal fresco e inaspettato campione. Fra le 17 squadre professionistiche laureatesi campioni d’Argentina dal 1931 a oggi, il record di vittorie appartiene ancora al River: dei 121 campionati disputati fra corti e lunghi, i ‘millonarios’ ne hanno conquistati 33, ben 9 più del Boca e addirittura 19 dell’Independiente terzo in graduatoria, che sono però le regine sudamericane di coppa. Ma mentre gli Xeneizes, nonostante le recenti delusioni sul filo di lana sia in Libertadores che campionato, si mantengono su buoni standard, il Rojo invece è una delle nobili non proprio decadute ma certamente in affanno: punto percentuale in più o in meno, con Newell’s e San Lorenzo (quest’ultimo appena uscito vincitore dallo spareggio per non perdere la categoria che invece un anno fa era stato fatale al River) chiude infatti la graduatoria del temutissimo Descenso da cui dipendono le retrocessioni.

Fra le note sentimentali, salvo clamorosi ripensamenti sono sicuramente da segnalare il ritiro di Veron e Gabriel Milito, bandiere rispettivamente di Estudiantes e Independiente, l’addio al Boca di Riquelme e il rinnovo contrattuale negato a due idoli del River come Cavenaghi e Alejandro Dominguez.
Digerite queste vicende da parte di alcuni milioni di tifosi e metabolizzato da tutti l’ennesimo stravolgimento organizzativo (che avrebbe lo scopo di allineare il calcio argentino a quello europeo e di molti altri paesi sudamericani), tempo poche settimane e già si parte: prima giornata il fine settimana del 3-5 agosto.

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