Pasqua rossonera-113

Οι διάλογοι ovvero Racconti da tifosi da Bar-martedì 26 aprile 2011

Nell’uovo di Pasqua il Milan ha trovato il 18° scudetto della sua storia. La vittoria a Brescia ha spento qualsiasi sogno di rimonta e al Bar Sport il tassista milanista Gianni fa lo splendido annunciando l’imminente mostruoso ciclo rossonero: “Vedrete che nel giro di un paio di anni l’Inter del Triplete non se la filerà più nessuno – esagera – un altro grande Milan è già cominciato!”
I rivali interisti per contro hanno già iniziato l’opera di demolizione dello scudetto del Milan, a cominciare dal concessionario Walter: “Voi cugini di campagna non siete più abituati a vincere – attacca – state vincendo il campionato più scarso di tutti i tempi e avete approfittato della stanchezza dell’Inter e di due provinciali come Napoli e Lazio!”
A dargli manforte c’è l’elettricista interista Kevin, tecnico manutentore del videopoker “E’ proprio il momento delle grandi imprese rossonere – ironizza – con la Nocerina che è tornata in serie B, pure il Milan è tornato a vincere uno scudettino dopo quasi dieci anni!”

L’ortolano milanista Gaetano però cerca di rimettere a posto le cose: “Questo del Milan è uno scudettone invece  – gonfia il petto – vinto prendendo a sberle tutti, soprattutto l’Inter nei derby!” Lo studente fuori-corso juventino Boris prova a mediare, ricordando che negli anni scorsi i milanisti dicevano le stesse cose sui successi dell’Inter che dicono oggi gli interisti sul Milan.
E al proposito il neutrale barman Pinuccio ha le idee chiare: “Io vi conosco bene – accusa – siete sempre più bravi a scolarvi bottiglie a raffica che a riconoscere i meriti sportivi altrui!”
Il pensionato interista Artemio si sta invece arrovellando sulla conferma di Leonardo e ammonisce a non farsi influenzare dai risultati positivi dell’ultima settimana: “Se ci teniamo quel milanista del Leonardo in panchina per un paio di gollettini a Roma e Lazio, siamo pazzi! – attacca – Non scordatevi le batoste nel derby e in Champions!”
Il postino milanista Donato interviene allora sulla questione allenatori con un discorso bipartisan: “Gli allenatori girano se la squadra gira – pontifica – Allegri mica vale più di Leonardo! Solo alla Juve danno così importanza all’allenatore!”

Tra gli juventini del bar aleggia il solito clima pesante: “La verità è che noi non c’abbiamo né l’allenatore né la squadra – frigna sconsolato il carrozziere Ignazio – e anche quando perdono tutti gli altri, noi manco col Catania in casa vinciamo! E ci continuano a infinocchiare con la storia della zona Champions!”
Il parrucchiere Tonino è ancora più distruttivo:Meglio se la Juve in Europa non ci va proprio  – conclude – così l’anno prossimo ci concentriamo solo sul campionato e al limite perdiamo solo quello!”
Tanto basta a irritare l’anzianissimo pensionato Ambrogio, memoria storica del Bar Sport: “Bel discorso del menga – s’inalbera – allora tanto vale che non uno non partecipa nemmeno al campionato, così non rischia niente!” (113-continua, purtroppo…)

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