Letterine a Babbo Natale-67

Οι διάλογοι ovvero Racconti da tifosi da Bar – venerdì 24 dicembre 2010

Alla vigilia di Natale il Bar Sport è aperto solo mezza giornata col barman Pinuccio che, come tradizione, offre ai clienti il solito panettone Motta dell’anno precedente e uno spumante che sa di acquaragia, ma guai a dirglielo! In ogni caso, quando si beve gratis nessuno fiata, anche davanti a intrugli terribili. D’altronde anche Dick, il cane del Pinuccio, a volte sputa sul pavimento la brioche-simbolo del bar, il mariolone, una sfoglia ripiena di crema dello scorso millennio.
Alla vigilia, come ogni anno, ognuno illustra la sua letterina a Babbo Natale con i desideri calcistici per la propria squadra del cuore.
Tra gli interisti, il concessionario Walter si augura di rivincere qualcosa dopo la storica abbuffata di titoli del 2010 e si taglierebbe perfino un dito pur di rivincere lo scudetto, magari proprio a spese del Milan, mentre il pensionato Artemio è già contento dopo l’ufficialità dell’esonero di Benitez: “Finalmente ci siamo liberati per sempre del ciccione -brinda- che incubo! Gli ringhiano pure i cani se lo vedono ancora da queste parti! Adesso in panchina per me si può sedere anche il primo che passa per strada!”

Ma ad allenare l’Inter, per la Gazzetta dello Sport, spalancata sul frigo-gelati, non sarà il primo che passa per strada, ma addirittura l’ex allenatore del Milan Leonardo, un autentico affronto per il tassista milanista Gianni: “E’ stato al Milan per tredici anni e adesso alla prima occasione se ne va proprio all’Inter – protesta – con certa gente il Berlusconi è sempre troppo buono! Doveva metterci una clausola di fine contratto che il Leonardo all’Inter non poteva andarci a vederla neanche allo stadio!”
Lo smentisce però proprio un suo compagno di tifo, il postino Donato: “Berlusconi mica è buono – replica – è tutta colpa sua e adesso vedrete che questo all’Inter e ci porta pure Kakà e in campionato ci vengono a prendere!” L’ortolano milanista Gaetano si sforza allora di guardare in casa propria : “Anchio ci ho scritto una bella letterina a Babbo Natale – confida – e ci ho chiesto di far andare d’accordo l’Ibra e il Cassano. Se quei due testoni non litigano, il campionato è nostro!”

Gli juventini hanno invece formulato a Babbo Natale una sola richiesta: quella di tornare a vincere il campionato già quest’anno. Ma il carrozziere Ignazio è uomo di sentimenti: “A me mi piacerebbe vincere lo scudetto con Buffon che para un rigore all’ultima partita e Del Piero che segna il gol che decide il campionato sogna ad occhi aperti sempre che Babbo Natale non sia interista o milanista!” E mentre lo studente fuori-corso Boris chiede a Babbo Natale che Agnelli faccia un grande colpo di mercato già a gennaio, il parrucchiere Tonino sogna che Krasic sia davvero il nuovo Nedved.
L’anzianissimo pensionato interista Ambrogio invece tossisce da un quarto d’ora manco dovesse sputare l’anima prima di chiudere i conti: “Io a Babbo Natale ci ho chiesto solo di portarvi via tutti nel suo sacco – rivela – così non devo più sentire le vostre scemenze. E meno male che per due giorni non vi vedo! Buon Natale a tutti!”(67-continua, purtroppo…)

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