La Juve eliminata dal papa polacco-57

Οι διάλογοι ovvero Racconti da tifosi da Bar – venerdì 3 dicembre 2010

Ultimo giorno della settimana prima della riapertura di lunedì prossimo e al Bar Sport stavolta tocca agli juventini rodersi il fegato. L’eliminazione della Vecchia Signora dall’Europa League nel gelo di Poznan mercoledi sera continua a far discutere e il carrozziere Ignazio è ancora imbelvito: “Per fortuna che c’avevano detto che giocavano anche per il grande Gaetano Scirea – si sfoga – una Coppa Europea c’avevamo e siamo usciti con una squadretta che manco in Polonia conoscono! A piedi nudi nella neve ce li manderei, ‘sti lavativi! E ci avevano pure detto che si doveva onorare il grande Gaetano Scirea! Gli schiaffi a torcicollo ci devono dare!”
Per il parrucchiere Tonino invece la colpa dell’eliminazione resta del gelo e del terreno ghiacciato: “Su quel campo lì manco gli orsi bruni ci potevano giocare  – argomenta – il calcio non è mica hockey. E poi si sa che le squadre polacche sono ancora protette da Giovanni Paolo II: quel papa è già santo e si capisce proprio da queste cose!”

Anche chi non è juventino interviene sull’argomento, come l’elettricista interista Kevin, tecnico manutentore del videpoker, che appena può, una scappata al Bar Sport nel suo giro di interventi tecnici ce la infila sempre: “Ma il freddo e il campo ghiacciato c’erano pure per i polacchi – polemizza – la prossima volta chiedete di giocare sulla moquette davanti al caminetto! La verità è che siete scarsi!”
Concorda l’ortolano milanista Gaetano: “Ormai voi della Juve vi lamentate per ogni cosa – fa notare – venite da Torino, mica da Lampedusa. Torino è città fredda e siete abituati alle temperature rigide. Delneri poi è l’unico friulano che va in giro col mumbut (moon boot, ndr) come un pupazzo di neve!”
Per lo studente fuori-corso Boris l’eliminazione potrebbe però anche essere positiva in ottica campionato: “Non tutto il male viene per nuocere – spiega – adesso ci possiamo concentrare solo sul campionato e lo possiamo pure vincere, visto che gli altri a marzo c’avranno ancora le Coppe! Poi sono usciti pure Sampdoria e Palermo. Mi sa che in Europa League ci resta solo il Napoli! ”

Intanto stasera si gioca l’anticipo di campionato tra Lazio e Inter e il tassista milanista Gianni non perde l’occasione di punzecchiare gli interisti: “Stasera a Roma che si fa? – chiede ironico – la partita la si gioca o come al solito ci si mette d’accordo si chi vince? Voglio proprio vedere”, suscitando la reazione violenta del concessionario interista Walter: “Parlano loro che poi giocano col Brescia – ribatte – tre punti sicuri per il Milan fin dai tempi della serie B. Ve l’ho già spiegato che noi c’abbiamo il Mondiale da giocare e che di campionato se ne riparla seriamente a gennaio!”
E a proposito del Mondiale a Abu Dhabi il pensionato interista Artemio, sempre critico con gli allenatori interisti, ha avuto un’idea geniale: “Il Camomilla (Benitez, ndr) si potrebbe mandarlo a fare un giro in cammello nel deserto prima delle partite e poi lasciarlo là – suggerisce – fa caldo: lui piglia il sole, ronfa sotto l’ombrellone ed è pure contento!”
E mentre il postino milanista Donato continua a discutere col barman Pinuccio per una sambuca che saprebbe addirittura di ammoniaca, l’anziano pensionato interista Ambrogio, memoria storica del Bar Sport, è già ripartito con la solita filippica sul calendario di Serie A sempre più ridotto a spezzatino: “Chì se capìss pù niènt (qui non si capisce più niente, ndr) – si sfoga – adesso si è tornati a giocare al venerdì sera. Ai miei tempi tutte le squadre scendevano in campo la domenica alla stessa ora. Quello sì ch’era calcio…” (57-continua, purtroppo…)

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