Il Leo è il Mou reincarnato-69

Οι διάλογοι ovvero Racconti da tifosi da Bar – giovedì 30 dicembre 2010

Stamane al Bar Sport tiene banco la presentazione di Leonardo con il pensionato interista Artemio che si è impossessato della Gazzetta dello Sport sul frigo-gelati e legge seguendo col dito riga per riga le dichiarazioni di Leonardo da allenatore dell’Inter dopo la presentazione di ieri ad Appiano Gentile. Al proposito, il concessionario e collega di tifo Walter suona già la gran cassa: “Il Leo mi ha proprio commosso – rivela con gli occhi ancora lucidi – lui in realtà è sempre stato un cuore nerazzurro ma non lo sapeva! Ha detto che da noi il Mourinho è ovunque. Meglio un giorno da interista che 13 anni da milanista!” E l’Artemio, sollevando gli occhi dal giornale per un attimo, gli si accoda come un pesce-siluro: “E’ vero – concorda – questo pare uno di noi! Anzi, per me non è il Leo, ma il Mou reincarnato!”

Insorge, rabbioso come un cane alla catena a digiuno da giorni, il tassista milanista Gianni: “Ma vergognatevi – ribatte – che avete passato un anno a dirci che doveva andare in panchina con la ‘P’ che mettono sul vetro della macchina i neopatentati! E avevate ragione! Leonardo è mica un allenatore, ma un predicatore buono per vendere le Bibbie in Tv!” E l’ortolano milanista Gaetano rincara la dose: “Da noi raccontava che eravamo la squadra dell’amore – ricorda –  e infatti il suo Milan se lo sono fatti tutti: cinque dal Palermo, sei dall’Inter e sette dal Manchester! Eravamo la squadra dell’amore, ma per gli altri: ci amavano tutti alla follia!” Nella discussione s’inserisce il carrozziere juventino Ignazio che ne ha per tutti: “Moratti ci ha pure sbagliato il nome e lo ha chiamato Ronaldo – rimprovera, ridendo come un deficiente – e mica è stato un lapis (lapsus, ndr)! Tra Inter e Milan come si fa a prendere un allenatore che c’ha il nome di una delle tartarughe niggia (Ninja, ndr)?” Gli replica prontamente il postino milanista Donato, che pur non riuscendo a celare la preoccupazione per l’avvento di Leonardo all’Inter, stavolta entra a piedi uniti sulla Juve: “Voi della Juve sono mesi che ci raccontate di averci soffiato Geco (Dzeko, ndr) – osserva – e adesso salta fuori che se ne va al Manchester City!” Il gioco si fa duro, come piace al parrucchiere juventino Tonino: “Proprio voi del Milan parlate – sfotte – ché siete andati ad allenarvi tra i turisti in Arabia (Dubai, ndr). In spiaggia Cassano l’hanno scambiato per un pallone e Ronaldinho per un vucumprà!”

E mentre lo studente fuori-corso juventino Boris tenta di dare una spiegazione scientifica sui benefici per ogni squadra del richiamo di preparazione al caldo, senza che nessuno, come al solito, lo ascolti, l’anzianissimo pensionato interista Ambrogio, memoria storica del Bar Sport, chiude il dibattito: “Col Leonardo all’Inter il Moratti ha voluto fare un’operazione magnetica (mediatica, ndr) – spiega – tant’è che del Cassano al Milan non ha parla nessuno! (69-continua, purtroppo…)

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