Col Milan il Mou salta sempre come un grillo-41

Οι διάλογοι ovvero Racconti da tifosi da Bar – giovedì 4 novembre 2010

I milanisti al Bar Sport sono divisi dopo il pareggio 2-2 col Real Madrid di Mourinho a San Siro. Tutti vorrebbero fare una statua a Pippo Inzaghi che con i suoi gol è arrivato a quota 70, superando addirittura il record europeo di Gerd Muller, ma l’ortolano Geatano resta convinto che al Milan sia  andata bene: “Se siamo qui a festeggiare uno che c’ha quasi 40 anni e che non gioca mai – sospira – siamo proprio messi male! ” Il postino Donato, abbandonato finalmente il videopoker, che in due giorni gli è costato mezzo stipendio, appare ancora terrorizzato da Mourinho e si augura di non incontrarlo mai più in vita sua: “E’ venuto a San Siro pure a prenderci per il sedere, a farci tre con le dita per ricordarci il Triplete dell’Inter – rimugina – e non riusciamo a batterlo neanche con una papera del portiere e un gol in fuorigioco! Come al solito, Ibrahimovic nelle partite che contano se la fa sotto, per non parlare di Pato: c’abbiamo Pippo, ma pure Paperino!”

E sul gol irregolare di Pippo Inzaghi il più scatenato è naturalmente il concessionario interista Walter Bordegoni: “Ci sono più arbitri, guardalinee e giudici di linea che giocatori – si lamenta – e non ce n’è uno che ha visto un fuorigioco di cinque metri! Guai al primo che mi verrà a rompere le balle col prossimo favore arbitrale dell’Inter”, subito contrastato dal tassista milanista Gianni: “Intanto la tua Inter è l’unica ad aver preso legnate in questo turno di Champions – protesta – almeno noi ci siamo salvati, anche se solo Abbiati è capace di prendere gol in mezzo alle gambe all’ultimo minuto. Lui e Dida”. Il pensionato interista Artemio, di solito molto critico nei confronti di tutti gli allenatori dell’Inter, ha però un debole per Mourinho: “Lo Special è l’unico allenatore decente che ho visto nella mia vita dopo Herrera – ammette – e quando gioca col Milan finisce sempre nello stesso modo: con lui che salta come un grillo con la lingua fuori, mica come il nostro Camomilla (Benitez, ndr), che in panchina pare l’orso Yoghi !”

Lo studente studente fuori-corso juventino Boris vorrebbe parlare di Europa League aspettando Juve-Salisburgo di Europa League, ma la piccola Europa non risveglia interessi nemmeno nei suoi compagni di tifo, col carrozziere Ignazio Arfuso che vorrebbe riprendersi Inzaghi, mentre il parrucchiere juventino Tonino si domanda come sia possibile che un 21enne come Pato corra la metà di Inzaghi che potrebbe essere suo padre: “Se Pato era mio figlio – minaccia – ci pensavo io a farlo correre, a calci nel sedere!”
L’anzianissimo pensionato Ambrogio, sempre in disparte, può quindi chiudere i conti con il suo solito mantra: “Siamo sempre alle solite: troppi soldi, troppi soldi a giovani senza nerbo – conclude sconsolato – ve l’ho già detto che ai miei tempi i campioni correvano anche per prendere l’autobus?” (41-continua, purtroppo…)

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