All’Eto’o bisogna spararci-24

Οι διάλογοι ovvero Racconti da tifosi da Bar – giovedì, 30 settembre 2010

“Sarà una carneficina – annuncia il carrozziere Ignazio entrando di buon mattino al Bar Sport – già me la faccio sotto, ché i quattro cocomeri dell’Inter di ieri già mi pare di averli presi io”. Il poker dell’Inter mischiato al tris di Eto’o col Werder Brema ha colpito nel morale la pattuglia bianconera in vista di Inter-Juve di domenica sera. Lo studente fuori-corso Boris prova però a tirarsi su: “Ma noi siamo mica scarsi come il Werder – promette – in fondo se gli fermiamo l’Eto’ò il più è fatto! Il parrucchiere Tonino però non è dello stesso avviso: “Cominciamo a portar a casa la pelle stasera col Manchester di quell’interista del Mancini – ammonisce – poi pensiamo all’Eto’o. Un modo per fermarlo c’è: spararci, sempre che riesci a prenderlo ché quello va come una gazzella!”

L’Artemio e il Walter, interisti, sono lì che se li mangiano con gli occhi: “Ma cosa c’avete? – attacca l’Artemio – Dovete già andare al cesso? Attenti che non ne uscite più. Poi quando l’Inter gira così fa bella figura pure il Coutinho, che c’ha l’età di mio nipote”. Il Walter è ancora più sarcastico: “Ma ci fermiamo – fa il superiore – al terzo gol mettiamo dentro i pulcini, mica ci piace vedervi con quelle facce da funerale: già stasera il Mancio vi serve l’antipasto, poi domenica sera si chiude in bellezza col cenone!”

I milanisti provano a dar manforte agli juventini: “Nei derby la favorita perde sempre – parte il postino Donato – e questo è il derby d’Italia”. L’ortolano Gaetano alza la voce: “Se vi prestiamo l’Ibra – dice – almeno un gol lo fate” mentre il tassista Gianni invita i compagni di tifo a non immischiarsi in cose che non riguardano il Milan: “Ognuno pensi ai fatti suoi – insorge – ch’è meglio per tutti!”
L’iniziativa del Gianni incontra il favore dell’anziano pensionato Ambrogio: “Bella idea – conclude – e ognuno vada pure a casa sua, che voglio farmi ‘sto Fernet in santa pace”  (24-continua, purtroppo…)

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