Al Mondiale mancavano solo i badanti filippini-63

Οι διάλογοι ovvero Racconti da tifosi da Bar – giovedì 16 dicembre 2010

Non c’è niente da fare. Calcisticamente e forse non solo, il Bar Sport resta un po’ razzista. E malgrado lo studente fuori-corso juventino Boris si sia preparato doviziosamente sui progressi del calcio africano ed asiatico per spiegare ai più anziani le ragioni politiche della formula del Mondiale per Club, il 3-0 ai sudcoreani del Seongnam che ha portato l’Inter in finale coi i congolesi del TP Mazembe, è subito delegittimato dai non interisti. Il tassista milanista Gianni è già inverso: “Ma ‘sto Mondiale è diventato proprio la Coppa del Nonno – attacca – questi asiatici facevano ridere. A  questo Torneo dell’Oratorio ci manca solo una squadra di badanti filippini!”:

Il carrozziere juventino Ignazio, per nulla interessato all’ultima di Europa League della Juve che in serata affronta il già qualificato Manchester City, si conferma ignorante come una bestia: “I piedi di questi asiatici erano fatti coi mattoni della Muraglia cinese – confonde – e poi con gli occhi a mandorla la porta mica la vedono” e a dimostrare il concetto allarga con le sue dita unte di grasso le palpebre del postino milanista Donato, visibilmente infastidito. L’ortolano milanista Gaetano invece si proietta già sulla finale: “ Gli africani per vincere dovrebbero giocare con una noce di cocco al posto del pallone- commenta ma il parrucchiere juventino Tonino ha già ripreso a gufare: “Il reverendo Moon non ha funzionato – spiega – ora vediamo quanto vale lo stregone degli africani. All’Inter ci deve fare una bella macumba!”

E mentre il barman Pinuccio annota la clamorosa assenza dell’Inter sudamericana dalla finale, il concessionario interista Walter zittisce tutti: “Nell’universo una sola squadra è degna di chiamarsi Inter – replica- ed è quella che sabato sera sale sul tetto del mondo. E invece di rosicare ricordatevi che per arrivare a giocare queste partite bisogna fare un certo percorso e vincere la Champions League!”
Il pensionato interista Artemio è fiducioso ma non manca di addebitare alla sua vittima preferita,  Rafa Benitez, l’ennesimo infortunio: “Manco ho fatto a tempo a gustarmi di nuovo il Milito – sospira – che si è fatto male lo Sneijder! Mai visto uno rompersi dopo trenta secondi! E non fatemi dire di chi è la colpa perché fino a sabato ho fatto un fioretto!”
Il pensionato interista Ambrogio, memoria storica del Bar Sport, per vincere la finale ha capito tutto: “Se si mette male con questi africani, bisogna farli subito litigare l’uno con l’altro – suggerisce – così si mangiano tra di loro e la superiorità numerica è assicurata!” (63-continua, purtroppo…)

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