Moratti: Inter a rapporto
Domenica con Inter-Fiorentina torna il campionato per verificare immediatamente le scorie negative dal turno di Champions. Ma prima c’è Moratti che martedì pomeriggio è arrivato a Barcellona per la sua prima uscita europea fischiettando e fiducioso nell’impresa. Non solo il presidente non si è divertito, ma per la prima volta ha davvero pensato di lasciare uno stadio prima del fischio finale. Già irritato per la sconfitta, Moratti si è ulteriormente innervosito al ritorno a casa, nel risentire le deboli spiegazioni di Mourinho a fine gara. C’è un po’ di freddezza in questi giorni, ma non è la prima volta e non sarà l’ultima. Moratti fino a sabato ha in agenda di approfondire seriamente il discorso con tecnico e squadra. A rasserenarlo il fatto che la qualificazione resta alla portata dell’Inter e la considerazione che in Champions i rivali storici, sempre pronti a dargli lezioni, stavolta non hanno poi fatto tanto meglio. Ad essere già qualificata è solo la Fiorentina che i soliti soloni davano per spacciata già ai sorteggi. Ciò non toglie all’Inter il dovere di essere la migliore in Italia e in Europa, e Mourinho dovrà spiegare chiaramente perché il lavoro gli sta riuscendo solo a metà
Ciao Gian Luca, una considerazione al volo. Pensiamo a come eravamo messi 6-7 anni fa. A quello che avevamo vissuto e subito nel corso degli anni 90. Se il 25.11.04 ci avessero detto: “caro tifoso interista, lo sai che tra poco verrà fuori un pieno terrificante, scopriranno le magagne di un calcio non proprio pulitissimo ed una volta fatta una bella pulizia vincerai quattro scudetti di fila, forse un quinto, rifilando alle ‘odiate’ avversarie Milan e Juve distacchi imbarazzanti?! Ah scusa, purtroppo in Champions League non sarete dei fenomeni e subirete molte critiche”. C’è un tifoso che non avrebbe attraversato il deserto a piedi pur di vedere realizzata questa previsione? C’è un tifoso che avrebbe storto la bocca per gli scarsi successi in Champions? Credo proprio di no. Allora non facciamo troppo gli schizzinosi; abbiamo acquisito una mentalità da campionato che ci dovrebbe far stropicciare gli occhi ogni domenica. Magari arriverà anche quella da Champions. Lo spero ma intanto godiamoci il resto; so che è difficile perché purtroppo il tifoso interista non è mai contento. In questi anni è un pò come se fossimo passati dalla Pina di Fantozzi (per 15 anni) alla Canalis ed ora ci lamentassimo di non stare con la Bellucci. Alzi la mano chi oggi vorrebbe essere al posto di Juve e Milan. Saluti.