Italia, un Paese per vecchi

Non v’è dubbio alcuno che le persone d’esperienza possano dare un contributo fondamentale al Paese, ma quando vado all’estero e parlo con i miei amici americani, noto che ridono a crepapelle quando gli spiego che in Italia abbiamo avuto Presidenti della Repubblica, quasi sempre intorno agli 80 anni e oltre. Per loro il Presidente è la figura di riferimento e non è facile fargli capire che qui è completamente diverso. Però ho voluto ugualmente fare un confronto puramente anagrafico, assolutamente non politico, tra gli uomini più rappresentativi dei Paesi più avanzati del mondo. In Italia il Presidente Giorgio Napolitano ha tagliato, beato lui, il traguardo degli 84 anni, due anni più di Papa Raizinger che è del 1927 e quindi ne ha 82. Io non ho memoria, almeno per quanto riguarda un Paese evoluto, di aver mai visto un Capo di Stato più anziano del Papa se non in Italia. Il Premier Silvio Berlusconi è del 1936 e ha quindi 73 anni. Perfino in Giappone, dove sopravvive a titolo puramente simbolico la figura più arcaica del globo, l’Imperatore, il Premier Yukio Hatayama è del 1947 e quindi ha 62 anni e lo stesso Imperatore Akihito, nato nel 1933, ha otto anni meno del Presidente Napolitano. In Cina, Paese con idee non propriamente giovanili, il premier Hu Jintao ha 67 anni. In Russia il Premier Putin ha 57 anni e il Presidente Medvedev ne ha appena 44, altro che vecchia nomenklatura sovietica! Negli Stati Uniti Obama ha 48 anni, Clinton ne aveva 47 quando è stato eletto e George W.Bush, che pareva un vecchio rincoglionito, in realtà è nato nel 1946, proprio come Bill Clinton. In Spagna Zapatero non ha nemmeno 50 anni, in Francia Sarkozy ne ha 54 e sfila accanto a Carla Bruni, in Gran Bretagna Gordon Brown ne ha 58, mentre Tony Blair divenne Primo Ministro ad appena 44 anni. In Germania, chi vuole far passare Angela Merkel per una vecchia babbiona dovrebbe sapere che la signora ha 55 anni. Completo l’analisi anagrafica dei Paesi più evoluti con i 53 anni del Premier australiano Kevin Rudd, i 50 del Primo Ministro canadese Stephen Harper e addirittura i 49 del neozelandese John Key. Insomma, so bene che la figura del Presidente della Repubblica in Italia è più rappresentativa che decisionale, ma proprio per questo non si può sempre avere un Capo dello Stato del tempo delle Guerre Puniche. All’estero il biglietto da visita di un Paese è spesso il capo dello Stato in visita ufficiale e veder scendere dalla scaletta dell’aereo Napolitano non dà certo l’idea di un’Italia che guarda al futuro! Sarà che ho sempre pensato che ognuno debba essere figlio del proprio tempo, ma l’Italia dà proprio l’impressione di essere un Paese per vecchi!

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