E adesso la consacrazione europea
Pubblicato su Il Giornale, Curva e Controcurva di lunedì 23 febbraio 2009
A Bologna credevo che l’Inter pareggiasse per tutta una serie di ragioni: da una parte nerazzurri ancora euforici per il derby vinto e con troppo Manchester nella testa, dall’altra Bologna caricato a molla dall’ex Mihajlovic, determinato a suonarle a Mourinho. L’Inter mi ha smentito e ne sono felicissimo. Da qualche anno l’Inter è una grande squadra, capace di ridurre al minimo i cali di concentrazione. Per essere grandissima però, l’Inter ha bisogno di una consacrazione europea ed il Manchester cade a fagiuolo. Gli inglesi sono favoriti, perché sono i veri campioni d’Europa e del mondo, anche se a volte provano a farci credere che questi titoli spettino ancora ad altri. Stavolta l’eliminazione mi darebbe meno fastidio di altre, vedi Valencia e, soprattutto, Villarreal. Badate bene però: c’è modo e modo di essere eliminati dalla Champions League. Per battere i Red Devils serve il miglior Ibrahimovic che, diversamente dall’opinione comune, ha già dimostrato di saper fare la differenza nei grandi appuntamenti. Vi siete già dimenticati del colpo di tacco con cui la sua Svezia cacciò anzitempo la nostra Nazionale da Euro 2004? Oggi Zlatan è molto più forte di allora. E se lui fa la partita della vita, la fa tutta l’Inter. Crederci non costa nulla e se anche Adriano imparasse a colpire (solo) di testa…
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