33C: Napoli-Inter 1-0

Avete presente cos’è una sconfitta idiota? Ebbene, a Napoli c’è stata la classica sconfitta idiota. Non sono certo io a far drammi, perché ritengo che l’Inter non abbia al momento la fisionomia di una squadra in crisi, senza contare che 7 punti di vantaggio, calendario alla mano, mi paiono più che sufficienti a chiudere in bellezza, ma c’è modo e modo di perdere una partita. Cadere stupidamente a Napoli, per mano di una squadra in crisi perenne e che non vinceva da 14 partite, è da deficienti. E mi fermo qui, perché altrimenti commetterei l’errore di dare troppa importanza ad una partita che non oscura certo una stagione di vertice. Il Napoli non ha fatto nulla per l’intero primo tempo, mentre l’Inter ha prodotto una sola vera occasione da gol all’inizio con Samuel. Nella ripresa però la squadra di casa ha pescato il jolly con il gol di Zalayeta, subentrato allo spento Denis, ma i nostri han continuato a far flanella. D’altronde, l’idea di una gara al piccolo trotto l’ha trasmessa fin dalla vigilia proprio Mourinho. Il viziaccio di insistere sullo stramaledetto modulo 4-3-3 confidando nel paracadute del vantaggio in classifica posso accettarlo, a patto che non diventi un’ ossessione. Passino Figo e Vieira, con i quali Mourinho a Udine aveva pure vinto la partita, ma la superficialità a volte presenta il conto. Adesso basta però, perché ridendo e scherzando l’Inter nelle ultime tre partite ha raccolto la miseria di due punti e non è proprio il caso di agitare senza ragione certi interisti a cui basta un nonnulla per farsela sotto. Mi consola che la squadra nel complesso non sta male, senza contare l’ottimo momento di Mario Balotelli, che l’arbitro Rizzoli avrebbe dovuto tutelare meglio, visto che al riposo i falli su di lui erano già in doppia cifra. Ibrahimovic sarebbe invece meglio che la piantasse di cercare la giocata solitaria, sfanculando il compagno di turno che non ne asseconda l’estro. Continui pure a sfoggiare la sua presunzione a parole piuttosto che in campo. Ho scritto fin troppo su una sconfitta idiota e mi fermo qui.

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