Ventilatori nel fango

Giornate di pressione nella settimana-scudetto! Tanto per cominciare, cari tifosi dell’Inter, a Parma non ci andate, così imparate a comportarvi meglio di quelli della Roma. Avete ragione da vendere, ma questo non è un Paese civile, perché se lo fosse non ci sarebbe un Osservatorio, col quale se la prendono tutti, dimenticando che le colpe stanno altrove: vero cari politici, incapaci di garantire al paesello Italia un minimo di sicurezza, soprattutto nella vita di tutti i giorni? Ma c’è dell’altro, roba di telefonini, come dice un mio amico pensionato e già mi scappa da ridere. Andiamo con ordine. I condannati di Calciopoli si difendevano con la regia occulta dell’Inter nelle intercettazioni, un teorema già sbriciolato delle inchieste e ancora una volta ridotto in poltiglia dai fatti. Nell’ambito delle intercettazioni disposte dalla magistratura in un’indagine sugli stupefacenti, la notizia di reato stavolta riguarda il pluripregiudicato Domenico Brescia, sarto di mestiere e frequentatore di Appiano Gentile sin dall’epoca della presidenza Fraizzoli. Costui confeziona abiti su misura a interisti di ieri e di oggi e nelle 1.686 telefonate di Brescia ve ne sono parecchie con Spillo Altobelli, unitamente a colloqui con Mancini, Mihajlovic, Zanetti e Materazzi, e alcuni dipendenti della società. Si parla di abiti, donne, auto di lusso, orologi di tendenza, con affari e sconti impedibili ai multimilionari del pallone. Già, esattamente come chi nel mondo reale sputa sangue per arrivare a fine mese, anche chi guadagna svariati milioni di euro all’anno è sensibile allo sconticino sul prodotto di marca! Al momento, nulla di rilevante né dal punto di vista penale, né tantomeno da quello sportivo per i protagonisti, che parlano a titolo personale e a ruota libera. E’ la solita storia di amicizie di comodo e poco chiare, vista e rivista: anni fa Recoba non trovò più in casa orologi e preziosi, ma fu la Polizia ad informarlo sulla poca fedeltà del suo entourage. Non sorprendono le amicizie del calcio, perché troppo spesso il buon senso diminuisce al crescere dei guadagni. Non si spiegherebbe altrimenti la presenza costante nei ritiri di ogni squadra di un’umanità variopinta, composta da amici degli amici, consiglieri, factotum, portaborse, intermediari, sedicenti procuratori con libertà di movimento negate a qualsiasi operatore dell’informazione o semplice tifoso. A volte l’abbraccio è mortale per i professionisti del calcio, dove le amicizie sono più utili che vere. Da Trento filtrano anche indiscrezioni su presunte scommesse calcistiche, altro film già visto, ma al momento non vi sono conferme: è la settimana scudetto e l’ennesimo ventilatore nel fango, stando alle indiscrezioni di casa Inter, neppure sorprende. Sono migliorato però: una volta scrivevo di ventilatori nella merda!

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