Kingston

A 8.300 km da Milano, fuso orario -6 o -7 con ora legale
28 maggio-2 giugno 2008
Viaggio con Franco e Alessandro
Prima parte del Banear Tour 2008
Sulle Blue Mountain sopra Kingston lo Strawberry Hill Resort ha ospitato la conferenza-stampa del 15° Rototom SunSplash European Festival 2008, sponsorizzato dagli amici Franco a Alessandro dell’azienda vinicola friulana Banear, alla presenza del Ministro per il Turismo Olivia Grange e dei reggaers Alborosie, Etana e Aleine.
Memorabili le frasi di Alessandro Gallici, presidente Banear: “Per fare un friulano ci vogliono almeno nove giamaicani!”; “Arriva prima un friulano che cammina di un giamaicano che corre!”; “Il Teatro Ward in stile neo-classico? Per me è stile neo-merdico!”; “Vorrei vedere questi due baristi giamaicani coi tempi che hanno per darti una birra in un autogrill sull’A4 quando arriva una corriera con 40 persone che devono mangiare al volo!”; “Franco sa capitalizzare anche la merda!”
Prosegue a Port Antonio, seconda parte del Banear Tour 2008

Kingston (ab.700.000) è la capitale della Giamaica (ab.2.700.000), isola delle Grandi Antille lunga 240 chilometri e larga 80 situata nel Mar dei Caraibi. La popolazione è composta principalmente da discendenti di ex-schiavi africani ed è il terzo Paese anglofono più popoloso delle Americhe, dopo gli Stati Uniti e il Canada

Aeroporto
Norman Manley Int’l Airport Kingston

Highlights

  • Emancipation Park con Redemption Song Statue
  • Independence Park con Bob Marley Statue
  • Marley Museum
  • Quartiere New Kingston con Hotel Altamont
  • Quartiere Trenchtown
  • Quartiere Irish Town con Strawberry Hill Resort

Memento
La Jamaica è il Paese delle tre R: reggae, rum e rasta. Il ricordo di Bob Marley, il più famoso ‘reggaer’ di tutti i tempi, resta vivissimo in tutta l’isola. Ovunque i consigli a non girare soli di notte. I giamaicani parlano uno slang particolare, dove ‘Wha’pen, mom?’ sarebbe ‘What is happen, man?’ e salutano con un serissimo ‘Respect’, appoggiando pugno contro pugno, ma il motto nazionale resta ‘Jamaica no problem!’ Ingrediente nazionale è il jerk, una mistura di spezie e aceto infilata ovunque. lo Strawberry Hill Resort in stile coloniale, risalente al XVIII secolo. L’edificio principale del resort è circondato da dodici ampie ville in stile georgiano e appartiene a Chris Blackwell, produttore di Bob Marley e fondatore dell’etichetta musicale Island Records. Blackwell ospitò qui il convalescente Marley dopo l’attentato nel 1976. Io ho alloggiato però a New Kingston, nel modesto Altamont Court Hotel. A downtown, in Hope St, l’abitazione di Bob Marley è stata trasformata nel Marley Museum, il più importante museo dell’isola, interamente dedicato alla vita, all’opera ed alla memoria del leggendario eroe del reggae, nato come Peter Tosh, nei bassifondi del malfamato quartiere Trench Town. Qui nel 1976 ebbe luogo il fallito attentato a Marley. Svalutatissimi i dollari locali: per un dollaro USA ne servono almeno 70!

Dintorni
50 km a nord di Kingston, lungo la impraticabile A3 o Junction Road verso Annotto Bay, in località Castleton, ci sono due locali che si fronteggiano su una curva a gomito, lo Junction Bar e l’Aquarius Oriental Fried Chicken: inevitabile la sosta per riprendersi da un viaggio su una strada impossibile

Highlights

  • Aquarius Oriental Fried Chicken
  • Junction Bar

Memento
Il cartello ‘No Idlers’ ossia ‘niente pigri’, a scoraggiare al tipica abitudine giamaicana di perdere le giornate nei bar

20 km a ovest di Kingston ecco Spanish Town (ab.150.000), ex capitale dell’isola col nome di Santiago de la Vega sotto la dominazione spagnola e St.James of the Plain sotto quella britannica, fa parte dei patrimini dell’umanità

Highlights

  • King’s St
  • Old King’s House
  • St.Catherine Parish Church

Memento
La Old King’s House è stata la residenza del Governatore dell’isola fino al 1872. La St.Catherine Parish Church è la chiesa anglicana più grande al di fuori dell’Inghilterra

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