27C: Inter-Reggina 2-0

interreggina08E’ la festa del Centenario, con San Siro grandiosamente fasciato di coreografie nerazzurre, ed il 2-0 finale sulla Reggina risente comprensibilmente dell’atmosfera particolarmente festosa. La Reggina non ci sta a fare lo sparring-partner e la concentrazione dei nerazzurri non è certo elevatissima, se è vero che alla fine è Julio Cesar a distinguersi tra i migliori in campo con alcune parate decisive. Il rigore con cui Ibrahimovic porta l’Inter in vantaggio al quarto d’ora è assai meno discutibile di tanti altri concessi. Tognozzi aggancia Cambiasso ed il fallo si concreta appena dentro l’area e l’arbitro Brighi è proprio a due passi. Venti minuti dopo il raddoppio di Burdisso chiude virtualmente la gara. In vista di martedì per il retour-match con il Liverpool, c’è da sottolineare la crescita di Ibrahimovic e di Vieira e soprattutto la prestazione maiuscola di Burdisso che, oltre al primo gol stagionale, ha giganteggiato in difesa. Se Nicolas martedì sera si confermerà su questi livelli, c’è una ragione in più per sperare nell’impresa. Poi spazio alla festa in campo con momenti di alta commozione nel corso della sfilata di oltre 200 ex-nerazzurri sul terreno di San Siro. Emozionante anche per me rivedere Brehme, Matthaeus, Klinsmann, Berti, Ferri, Zenga e tutti i calciatori che hanno contraddistinto il mio inizio di carriera alla fine degli anni ’80. E poi Pagliuca, Zamorano, Ruben Sosa, gente che San Siro nerazzurra ha amato ai limiti dell’incredibile. E poi quelli dell’Inter degli anni ’50, ’60 e ’70 fino a quelli più recenti. Toccante la passeggiata a braccetto di Caracciolo e Mihajlovic, il più vecchio ed il più giovane ex presenti. Divertente il duetto vocale tra Adriano Celentano e Massimo Moratti e straordinario il testo con cui Gianfelice Facchetti ha aperto la festa. Da lassù Peppino Prisco e Giacinto Facchetti saltellavano tra le nuvole. La vignetta odierna è dedicata non solo all’Inter ma a tutti i tifosi con sincero spirito sportivo. Gli altri restano la minoranza, quelli un po’ sfigati, che alle feste alla Medie rimanevano soli in un angolo, e nessuno se li filava. Tanti auguri Inter per questi e per i prossimi cento anni!

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