23C: Inter-Livorno 2-0
Vittoria con il più classico dei risultati, 2-0 e senza rivolti moviolistici. Ma chi patisce i morsi dell’Inter più di quelli della fame si rilassi: tra due giorni potrà sperare che la Champions gli regali almeno la soddisfazione di tifare per gli avversari con qualche speranza di successo. In campionato proprio non ce n’è per nessuno anche perché in serata la Roma cade a Torino davanti alla Juventus, trascinata da un grandissimo Del Piero, e ora addirittura in lizza per il secondo posto. Addirittura per qualcun altro però, perché io ripeto da settembre che la Juventus del bravo Ranieri arriverà seconda, anche se di norma non ci azzecco mai. L’anno scorso, con la Juventus in B, ci si chiedeva dove avrebbe potuto essere in classifica se avesse militato in serie A. La risposta è davanti agli occhi: forse proprio dov’è ora, visto che la squadra, complice una campagna acquisti sbagliata, è praticamente quella che un anno fa dominava in serie B. E guai a chi tocca Del Piero, perché quello che ha fatto Alex ieri è stato incredibile e non parlo solo del gol. Tornando all’Inter, il margine in classifica ora si è fatto siderale: +11 sui giallorossi e +12 sui bianconeri: l’anno scorso di questi tempi il vantaggio sulla Roma era di otto punti. Match-winner con il Livorno Suazo cha con una doppietta la chiuso la pratica già attorno al quarto d’ora del primo tempo. Per i critici rilevo che l’honduregno è già a quota 7 reti in campionato e trattandosi di quarta punta in gerarchia, se conoscete una punta da dieci gol stagionali minimo ditemelo! Oddio, forse oggi Suazo è la terza punta perché il malessere di crespo prosegue: Hernan non riesce proprio ad uscire dal suo momentaccio e ha precisato che a fine stagione potrebbe cambiare aria. Spero che Valdanito ci ripensi, anche perché di solito la primavera è la sua stagione, ma lo capisco, con Cruz e Ibra in questo stato di forma non ha più spazio. Calma però con i soliti giudizi affrettati: Crespo ha ancora qualche mese per togliersi qualche soddisfazione e riprendersi nella gerarchia delle punte nerazzurre il posto che merita. Inanto nel finale è tornato anche il leggendario Figo, capace come sempre di strappare applausi con i soliti tocchi vellutati e un paio di sombreri! Che l’Inter sia davvero fortissima lo ha dimostrato proprio nella ripresa, con la partita ormai avviata su fraseggi inoffensivi da una parte e dell’altra. Ai primi veri sussulti livornesi, attorno al quarto d’ora, prima col i palo su punizione di Diamanti e poi con la zuccata di Vidigal che ha impegnato Julio Cesar nell’unica parata della giornata, l’Inter ha subito risposto per le rime, sfiorando il terzo gol, mangiato da Cambiasso. Un messaggio sul campo chiaro come il sole al Livorno: basta così, perché se la partita si riapre, allora poi l’Inter ricomincia a fare sul serio! Come d’incanto, la gara si è affievolita fino al fischio finale di De Marco. Beccalossi mi diceva che quando le grandi squadre vogliono vivere pomeriggi sereni. alla prima provocazione avversaria, fanno proprio così!
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