Mercato attaccanti: vietato spendere
Domani sapremo se Victor Obinna partirà con Oba Martins per la Coppa d’Africa o lo rimpiazzerà all’Inter per gennaio. Intanto, con Recoba fuori un mese, l’emergenza attacco è pressante: Adriano e Cruz non bastano a sostenere un reparto che segna meno di quelli rivali, cosa che secondo Mancini ha fatto la differenza in negativo rispetto alla Juventus. L’esigenza di non fare spese fuori bilancio non consente illusioni. A guardar quel che c’è in giro, meglio accontentarsi di un prestito o di un affare da saldo. L’unico nome di un certo livello avrebbe potuto essere Valeri Bojinov grazie all’amicizia tra Della Valle e Moratti, visto che il patron viola è stato a lungo nel consiglio d’amministrazione dell’Inter, ma il bulgaro ha un’offerta importante dal Bayern Monaco e un conto è l’amicizia, un altro sono gli affari. Tra i nomi di secondo piano accostati all’Inter c’è Alberto Luque, nazionale spagnolo ex Deportivo, che stenta nel Newcastle, mentre il brasiliano Sobis attende passaporto comunitario. Non arrivano conferme né da Cagliari per Esposito, né da Empoli per Tavano, gente che tra ingaggio e cartellino sta più o meno sui 15 milioni di euro, troppi! A meno che Oriali e Branca non tirino fuori qualche nome a sorpresa da un cilindro che da qualche tempo non può più essere magico. Forse val la pena davvero di provare a lanciare Matteo Momentè, bomber della primavera forse ancora acerbo per la serie A, ma lo si diceva pure di Martins.
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