Adriano, adesso basta!

adrianobasta06Ci risiamo. Adriano attacca l’Inter, intesa come società, tecnico, compagni e tifosi. Non si è fatto mancare proprio nulla, anche se ha salvato Moratti, un po’ come fece Ronaldo all’epoca del suo divorzio, scegliendo il ‘povero’ Cuper come capro espiatorio. E questo Adriano ha davvero stufato. Stavolta non ha nemmeno smentito, come faceva precipitosamente fino a qualche tempo fa, ma ha confermato tutto, trincerandosi dietro il paravento di un semplice sfogo momentaneo. Le ‘marachelle’ di Adriano ai danni dei tifosi dell’Inter, già ‘traditi’ da Ronaldo, cominciano ad essere francamente troppe. Al proposito la divertente vignetta dell’amico Rob qui a fianco fotografa alla perfezione l’attuale atteggiamento di Adriano. Prima la ‘coccola’ regalata al Milan a Controcampo quando giocava ancora nel Parma, poi la famigerata intervista ad Appiano Gentile con l’espressa dichiarazione d’amore al Real Madrid e ora questo nuovo seccante ‘outing’ a tutto campo, contro società, allenatore, compagni e tifosi, stando però ben attento a salvare il rapporto con Moratti. E, tra un’uscita e l’altra, un malessere diffuso e qualche muso lungo di troppo, dedicato all’ambiente Inter e ai suoi tifosi. Ora la vera domanda da porsi è la seguente: Adriano è solo un ragazzo immaturo che non si trova bene a Milano o un furbo calcolatore che sta strategicamente pianificando il suo futuro lontano da Milano, proprio come fece Ronaldo quattro anni fa? Tocca all’Inter scoprire le carte, prendendo al più presto una posizione societaria comune, rigida e definitiva. Non è strettamente necessario vendere Adriano. Si può anche trattenerlo almeno un’altra stagione, visto che il contratto lo consente, imponendogli regole chiare e precise, prima tra tutte la sua subordinazione all’allenatore, come tocca più o meno a tutti i calciatori del mondo. Il fatto che Adriano non ami e non sia amato da qualche compagno di squadra, primo tra tutti Veron, non merita poi tanta importanza: non esiste un ambiente, anche al di fuori del calcio, in cui 25 persone riescano sempre ad andare tutte d’amore e d’accordo. Nel grande Milan di Sacchi e Capello, ad esempio, i tre olandesi non sono mai usciti a cena una volta, ma sottostavano tutti alla vera ‘mission’ : il bene della squadra. Così dev’essere anche all’Inter. L’altra strada è quella di cedere Adriano, tenendo però ben presente che oggi il suo valore sul mercato è vistosamente calato rispetto ad un anno fa. Poi c’è anche il consueto rischio del rimpianto, ben sperimentato nel caso Ronaldo, anche se, detto tra di noi, meriterebbe davvero tanti rimpianti chi non ama davvero la maglia dell’Inter?.

1 Commento su Adriano, adesso basta!

  1. Marco Capponi, Verona // 21 gennaio 2010 a 23:35 //

    Anche oggi dobbiamo assistere alle dichiarazioni di un giocatore (Adriano) che parla con un giornalista dicendo sostanzialmente che nello spogliatoio dell’Inter non c’è concordia e che ci sono delle contrapposizioni tra giocatori. Siamo alle solite: continuiamo a discutere se sia il caso di cambiare l’allenatore, i dirigenti, tutti i giocatori, il magazziniere, l’usciere e chi più ne ha più ne metta, ma per quanti sforzi si facciano , ricadiamo sempre negli stessi errori: quando la squadra non è unita e non ha un obiettivo comune (cioè quello di lottare per vincere, non per sè stessi, bensì per la squadra, i tifosi e la società) ad ogni appuntamento importante falliremo sempre l’obiettivo. Il problema è sempre quello, ma visto che è stato individuato da molto tempo, perché non si riesce a darne una soluzione ? Secondo te quale può essere questa soluzione?
    Marco

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