3C: Roma-Inter 0-1
L’Inter, a detta di tutti prima forza del campionato di serie A, è andata a vincere a Roma, contro la squadra a detta di tutti terza forza dello stesso campionato, perché il Milan, sempre a detta di tutti, resta la seconda forza di campionato solo per la penalizzazione ormai cancellata. Scusate la modestia, ma spesso mi viene riconosciuto un briciolo di equilibrio rispetto a tanti altri da coloro che frequentano questo sito, soprattutto dai non interisti. Non sopportando i beceri poi, di norma io attacco briga con quelli nerazzurri, quasi perdonando, per effetto di detto equilibrio, quelli di altre squadre. Però c’è un limite a tutto, e spiego il perché di questa noiosa premessa. Ricomincio da capo: l’Inter è andata a vincere a Roma dove molti si auguravano perdesse di brutto, qualcuno pure tra gli interisti per il buon gusto di andare in culo a Mancini, che tristezza! Eppure ci sono momenti e commenti in cui sembra che l’Inter abbia battuto a fatica l’Ascoli in casa e ogni riferimento non è puramente casuale. Io vi dico che l’Inter ha giocato e vinto una grande partita.
Ma pur di stigmatizzare l’impresa, c’è chi pone l’accento sull’errore di Ibrahimovic dal dischetto, che ha comportato una normalissima sofferenza, poi nemmeno tanto inospportabile, o sulle escandescenze di Mancini in panchina, certamente un po’ nervosetto, dimenticando Ma pur di stigmatizzare l’impresa, c’è chi pone l’accento sull’errore di Ibrahimovic dal dischetto, che ha comportato una normalissima sofferenza, poi nemmeno tanto insopportabile, o sulle escandescenze di Mancini in panchina, certamente un po’ nervosetto, dimenticando quel che gli si è vomitato addosso in questi giorni. Il colmo è che ad un certo punto il più calmo in panchina sembrava Mihajlovic! Ho ammesso per primo che ultimamente il Mancio patisce una strana sindrome d’accerchiamento e che certe sue uscite mi sono parse più spericolate dei portieri dell’Inter, ma lui è fatto così: ha ancora il brutto carattere che aveva da calciatore e il difetto di non saper stare zitto, tutta roba che a noi giornalisti dovrebbe piacere un sacco, e invece…E invece per molti Mancini fa solo danni, sbagliando uomini e formazioni, ma stasera a Roma ha vinto anche lui, altro che balle, e ha vinto bene, anzi benissimo! L’han pure accusato di aver scelto Ibrahimovic per calciare dal dischetto anziché i rigoristi Grosso e Materazzi, quando forse bisognerebbe chiedersi se non sia stato lo stesso Ibra a voler calciare a tutti i costi: il rapido accordo per un calcio di rigore capita sovente tra i calciatori in campo e chi si fa avanti, difficilmente trova l’opposizione negli altri, per tutta una serie di ragioni facilmente comprensibili, a meno che non ci siano questioni di vita o di morte. Ironia della sorte, questo era il secondo rigore italiano di Ibrahimovic: il primo lo aveva calciato e segnato due anni fa per la Juve proprio contro l’Inter! E’ toccato a Mihajlovic salire in sala-stampa ed è stato meglio così, visto che in questi due giorni mancava solo che si dicesse che Mancini è in realtà il mostro di Firenze! Al di là di tutto, il Mancio si ricordi che ora non fa più il calciatore e la smetta di tirare in ballo complotti mediatici, arbitri e ogni altra potenziale scusa per la squadra. Io sogno un Inter più forte di tutto e di tutti, di qualsiasi alibi e avversario. Mancini si morda la lingua e avanti così! E chissenefrega se io per primo preferisco Toldo a Julio Cesar o se mi rammarico per Figo in panchina! Il massacro, cominciato dopo nemmeno due giornate di campionato, annovera tra i mandanti anche quegli interisti sempre pronti a cacciare l’allenatore per poi un minuto dopo accusare vigliaccamente Moratti dell’ennesimo cambio di panchina. Il Mancio asfalti tutto e tutti: giornalisti amici e nemici, tifosi pro e contro, io che scrivo e tu che leggi. La pellaccia è sua e la storia, si sa, lo giudicherà solo per i risultati. Intanto vorrei che il meraviglioso Crespo di stasera fosse eterno, che Vieira facesse il piacere di provare a finire almeno una partita e che Julio Cesar fosse sempre così fortunato come sulla punizione di Totti, perché se un portiere è un po’ fortunato è una benedizione dal cielo per l’intera squadra. Per il resto mi ha un po’ deluso Falcao, leggi Pizarro: scusate il lapsus, ma dopo la sua partenza dall’Inter ho sentito accostare il cileno ai più forti centrocampisti di ogni epoca. Rosella Sensi ha ragione quando afferma che l’Inter è la bestia nera della Roma: negli ultimi due anni tra campionato, Coppa Italia e Supercoppa Italiana i giallorossi han beccato sei volte su nove, un record! Spalletti ha perso pure quando vinceva 3-0: pensate fosse capitato a Mancini! Mica era qui a raccontarlo! Chiudo con un inciso, visto che gli amici milanisti me lo ripetevano l’anno scorso per sottolineare la differenza di calibro degli avversari nei rispettivi gironi di Champions League: ebbene, il campionato di serie A del Milan quest’anno quando comincia? Certo uno può pure pareggiare a San Siro con la Sampdoria, ma poi deve vincere a Firenze e a Roma. Auguri!
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