37C: Inter-Siena 1-1
Il rallentamento dell’Inter, ormai terza e senza più stimoli in campionato da tempo, è evidente. Si dirà pure che il Siena visto a San Siro non era sdraiato come contro la Juventus ma, pur con riserve e giovani, l’Inter ha fatto troppo poco per potersi guadagnare un paragone. Giovedì prossimo serve ben altra squadra contro la Roma nella finale di Coppa Italia, mentre Cruz è arrivato al 14° centro in campionato superando addirittura Adriano! La cosa più interessante è stata però la conferenza-stampa di Mancini, ovviamente sul tema delle intercettazioni. Alcuni giornalisti, anche di fede non nerazzurra, hanno ringraziato il Mancio per quello che ha detto. L’allenatore dell’Inter, e solo lui, ha detto cose coraggiose, che finora nessun addetto ai lavori di natura tecnica, inteso come dirigente, allenatore o calciatore aveva ancora detto. Io non so se Mancini sia davvero un bravo allenatore, come piace pensare a me, o un allenatore mediocre, come sostengono altri. So però che non c’era del finto moralismo nelle sue fatali considerazioni sugli amari giorni che sta vivendo il mondo del pallone. E, a quanto mi risulta, sbaglia chi afferma che Mancini sia stato a sua volta un uomo della Gea: Mancini ha avuto un contratto per la gestione della sua immagine con la General Athletic di Chiara Geronzi prima del 2001, quando è avvenuta la fusione con la Football Management di Alessandro Moggi che ha portato alla nascita della Gea. Per come sono sempre stati i rapporti tra Mancini e Moggi, credo che fossero impossibili collaborazioni di qualunque natura. Ma Mancini si è dimostrato uomo vero non tanto per aver detto ‘se è così, io non ci sto’, ma per non aver approfittato della situazione, per non aver vantato per sè riconoscimenti o scudetti, ma per due suoi predecessori sulla panchina dell’Inter: Gigi Simoni per la stagione 1997-98 e Hector Cuper nella stagione 2001-02. Le intercettazioni per ora riguardano solo la scorsa stagione, ma resta una legittima ‘suspicione’ anche sui campionati precedenti. Senza contare il campionato in corso, visto che i quattro arbitri fermati, Trefoloni, Dattilo, Bertini e Dondarini, hanno continuato a dirigere fino a domenica scorsa. Può darsi che l’Inter sia arrivata terza nel biennio manciniano perché, come ho mestamente constatato, ha ‘solo’ la terza rosa per qualità: magari di più non avrebbe potuto fare o, se preferite, è stata colpa di Mancini, ma ora ho molti più dubbi. E’ chiaro che non sono stati gli inquietanti dialoghi captati nelle intercettazioni telefoniche a determinare la progressiva involuzione di Adriano e Martins. Tornando allo scandalo societario di casa Juve, con John Elkann che ha di fatto già emesso la sua sentenza, vorrei uscisse comunque un calcio più libero: poi magari l’Inter non vincerà lo stesso e Moratti continuerà a stravolgere tutto ad ogni stagione ma oggi, pur rimanendo critico sul rendimento della mia società e della mia squadra, che non è migliorato di una virgola rispetto alla scorsa stagione, intravedo un futuro migliore. Prima per l’Inter, che per il resto del calcio.
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