32C: Inter-Messina 3-0

Già colpito al cuore come quasi tutto il genere umano dalla barbarie della fine del piccolo Tommaso Onofri, mi accorgo che l’ambiente Inter a volte riesce a risultarmi davvero insopportabile e mi cadono le braccia, per non tirare in ballo altri utilissimi organi. Spiego. In questa serata le tre grandi hanno dato spazio ai riservisti: la Juve ha pareggiato contro l’ultima in classifica, il Milan ha perso a Lecce e l’Inter ha massacrato il Messina nel tempo di un aperitivo, con Solari autore di una doppietta e migliore in campo. Insomma, abbastanza per tornare a casa sereni e fiduciosi per il secondo posto avendo ripreso subito al Milan i tre punti lasciati una settimana fa a Parma. E invece no, perché altrimenti non sarebbe l’Inter: starsene in pace una sera è chiedere troppo, non sia mai! Così c’è chi ha pensato bene di macchiare il quadro della giornata riproponendo l’Inter al centro dell’attenzione negativa dei media e del resto. Ma, buon Dio, era proprio il caso di tirare in ballo ancora Marc Zoro, dividendosi sugli spalti tra i vaffa degli uni e gli appausi degli altri, ovviamente poco pubblicizzati perché, lo sanno anche i bambini, giornalisticamente fa sempre più rumore un albero che cade di una foresta che cresce? Ora, anche chi non segue il calcio è portato ridicolmente a credere che l’ambiente Inter sia razzista, malgrado tra rosa e vivaio ci siano neri a volontà. A fine partita, Moratti, preso alla sprovvista da domande sbagliate, ha risposto in modo meno convincente di altre volte e la vicenda ha preso così il sopravvento su tutto il resto. Qualcuno può spiegarmi perché, quando c’è di mezzo l’Inter, anche le serate più tranquille debbano per forza finire in vacca? E poi ci si lamenta perché si parla e si scrive sempre male dell’Inter. La notizia vera era la sconfitta del Milan a Lecce, ma all’Inter questi sorpassi mediatici riescono sempre alla grande.

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