26C: Livorno-Inter 0-0

I dieci giorni che sconvolsero l’Inter. In dieci giorni la squadra di Mancini è passata dall’illusione di potersi giocare lo scudetto con la Juventus al terzo posto a due lunghezze dal Milan. Con un punto in tre gare era il minimo che potesse accadere, ma non è proprio il momento di lasciarsi andare alla solita deleteria voglia di buttare tutto per rifondare ancora. Io credo davvero che con 12 gare a disposizione l’Inter abbia tutto il tempo di riacciuffare il secondo posto in solitaria. Senza contare che Champions e Coppa Italia sono ancora tutte da giocare. Certo, anche a Livorno l’Inter ha confermato di avere grossi problemi in attacco: Adriano continua a deludere e Martins ha confermato per l’ennesima volta di non avere la personalità del grande attaccante. Come terza punta Oba è perfetto, ma non può essere un attaccante titolare. Ma il discorso riguarda tutti: se non si tira in porta non si segna. Mai. Mancini ha fatto un po’ di turn-over con la Champions alle porte, mentre Mazzone ha proposto un Livorno tosto, puntellato a centrocampo proprio per ottenere un pareggio, come testimonia l’abulica prova di Cristiano Lucarelli servito pochissimo in avanti. Ora l’Inter deve riflettere sui suoi guai e riprendere a volare, facendo la corsa sul Milan. E il caso Adriano va risolto al più presto. Inverno o no, i prossimi mesi dovranno spiegare se l’Inter ha ancora voglia di lui e viceversa. Questo non è proprio il momento delle scelte affrettate, ma delle riflessioni.

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