20C: Treviso-Inter 0-1

Come la Juve. L’Inter a Treviso ha vinto come la Juve. Un 1-0 cinico e con qualche legittima rivendicazione avversaria per un presunto rigore. Il contatto tra Borriello e Cordoba non ha messo d’accordo nessuno, perché c’è chi sostiene che sia l’attaccante trevigiano a commettere il primo fallo, mentre è senz’altro più evidente l’affossamento di Cordoba. Anche sul gol-partita realizzato da Julio Cruz, bravo a sopperire alle frequenti pause di Adriano, c’è chi ha rilevato una posizione sospetta del brasiliano sul cross di Burdisso. Ma qui il regolamento parla chiaro: l’arbitro è chiamato a far proseguire il più a lungo possibile l’azione e ad intervenire preferibilmente su segnalazione del guardalinee, almeno finché l’azione non si è conclusa. Al guardalinee, dal canto suo, è stato stampato nel cervello il comandamento ‘in doubt no flag’, ossia ‘nel dubbio non alzare la bandiera’. Adriano e Cruz sono ad una decina di metri di distanza, il brasiliano viene scavalcato dal traversone e si può anche ipotizzare una sua non partecipazione all’azione, anche se è chiaro che distrae almeno il difensore che lo controlla e quindi di fatto vi partecipa, ma il regolamento mica l’ho scritto io. E’ stato rivisto qualche anno fa per ovviare alla scarsità di reti. Quindi il gol resta valido. Al di là di tutto l’Inter non ha giocato una buona partita ma la Juventus è stata bloccata a Verona sul pareggio dal piccolo grande Chievo e così il distacco è tornato a singola cifra:-8. Una serata favorevole, insomma. Con lo scontro diretto in programma il 12 febbraio a San Siro si può anche ritenere che la porta del campionato faccia intravedere almeno una piccola fessura. Se poi la Juve la chiuderà subito, come non detto. Intanto Mancini questa volta prova a volare basso e Capello ostenta la tranquillità dei forti. Tra tre giorni si rigioca. Non c’è nemmeno il tempo per far due calcoli.

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