18C Siena-Inter 0-0
Dopo sei vittorie consecutive temevo che a Siena l’Inter rallentasse e ha purtroppo rallentato, scivolando al terzo posto in classifica e soprattutto ancora ad un distacco in doppia cifra dalla Juventus. Purtroppo la sosta natalizia, da quando il calcio è calcio, fa male a chi sta bene e fa bene a chi sta male, a parte la Juventus che, sosta o non sosta, continua a restare mostruosamente inumana. L’Inter prima della sosta era la squadra che giocava meglio in campionato: il lungo stop è stato letale e i nostri eroi erano pesanti come i panettoni invenduti a Natale. Sono certo che la Juventus rallenterà, ma nel frattempo l’Inter sarà ancora in grado di approfittarne? A Siena il pareggio senza reti si spiega non solo con la poca lucidità sottoporta, dove Adriano è stato praticamente nullo, ma soprattutto con una flessione generale della squadra dal punto di vista del ritmo. Tardivo l’inserimento di Recoba che, quando entra a 20 minuti dalla fine per incamponirsi in avventurosi dribbling e calciare punizioni nei parcheggi esterni agli stadi, è capace di snervare anche i santi. Ancor più tardivo l’innesto di Cruz al quale non si possono chiedere solo e sempre miracoli. Mancini ha sicuramente ritardato troppo i cambi ma l’intero gruppo era sottotono; poi viene pure accusato di aver suonato troppo forte alla vigilia la carica sulla Juventus ma questa mi pare un’idiozia. Le polemiche a distanza tra l’allenatore dell’Inter e Moggi fanno parte di una guerra psicologica senza esclusione di ‘titoli’ e non vedo perché Mancini dovrebbe poi volare basso. Avesse parlato diversamente alla vigilia l’Inter avrebbe vinto? Ma per favore… Non vorrei mai che Mancini rispondesse alle inevitabili domande su un’eventuale e sicuramente proibitiva rimonta con laconici “il campionato purtroppo è deciso” oppure “ormai è finita, andiamo tutti a casa”. L’allenatore ha il dovere morale di spronare la propria squadra verso l’impossibile, anche se in cuor suo avesse smesso di crederci. Mancando 20 giornate alla fine del torneo con la fase finale della Champions League in mezzo, solo un folle potrebbe davvero ritenere il campionato chiuso a doppia mandata quando mancano ancora 20 partite, ossia 60 punti disponibili, ben 11 in più di quanti ne abbia fatti finora la Juventus. Certo, la classifica è deprimente per tutti coloro che non sono juventini, ma il ritorno della Champions è un evento che non va sottovalutato.
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