Moviola in campo!
Lo affermo con forza: sono per la moviola in campo. Dopo il gol non visto del Chievo credo che il calcio multimilionario debba per forza adeguarsi ai tempi e entrare davvero a piedi pari nel 21° secolo. La tecnologia fa parte della nostra vita: avversarla in nome di non si sa bene quali presunti principi di purezza del gioco fa ridere a crepapelle. Il calcio pensi piuttosto a combattere seriamente il fenomeno del doping e delle scommesse clandestine, il calcio si occupi davvero dei sospetti e degli scandali che ovunque ne stanno demolendo la credibilità: l’ultimo il ritiro dall’attività dell’arbitro Anders Frisk per minacce, schifato da tutto, non ultimo dal fatto che non si è nemmeno cercato il galantuomo che gli ha tirato una biglia in fronte all’Olimpico. Si dice che la moviola in campo farebbe perdere troppo tempo nel corso di una partita. Sbagliato. Dipende come la si usa. Io ritengo che al di là dei consegni elettronici sulle porte o del pallone con il microchip all’interno, che peraltro l’Adidas sperimenterà a settembre nei prossimi mondiali under 20 in Perù, basterebbe dare al quarto uomo una funzione utile, a parte quella di sollevare il tabellone luminoso per sostituzioni e recuperi. Quello che propongo accade già oggi ‘clandestinamente': il giornalista cosiddetto ‘bordocampista’ ha al suo fianco un monitor nel quale guarda le immagini della gara e i replay. Ebbene sempre più spesso il quarto uomo sbircia i replay e, se l’arbitro in campo ha sbagliato qualcosa, alla prima occasione glielo comunica con un cenno o uno sguardo. Col risultato che l’arbitro in mezzo al campo, se ha sbagliato, non può più tornare indietro, si agita e nove volte su dieci comincia a compensare falsando il resto della gara. Basterebbe legalizzare il tutto e collegare arbitro in campo e quarto uomo con un congegno elettronico simile a quello già presente sulle bandierine dei guardalinee. Rivedendo al volo la moviola il quarto uomo comunicherebbe in un attimo tramite impulso elettronico con il collega in campo e si perderebbe meno tempo di un normalissimo stop di gioco per un calciatore a terra. Avremmo due arbitri ‘veri': uno in campo e l’altro a bordocampo. E’ vero che ci sono situazioni in cui anche dopo mille moviole non abbiamo ancora le idee chiare, ma chissenefrega, deciderebbe comunque il quarto uomo secondo la sua impressione. Il tutto in un attimo, senza perdite di tempo. Due arbitri, di cui uno alla TV, vedono meglio di uno in campo. Poi disciplinino pure i parrucconi del nostro calcio le situazioni in cui intervenire. Questo non m’interessa. Non dico che la soluzione sia infallibile e definitiva, ma fornirebbe a tutti maggiori garanzie. Con questo a fine stagione gradirei che i due designatori e molti degli attuali arbitri andassero a casa: il sistema non ha funzionato, è un fatto! E va cambiato subito, insieme alle persone, come successe con il designatore Fabio Baldas al termine della stagione 97-98, quella del rigore di Iuliano su Ronaldo non concesso da Ceccarini.
Comunque, meglio riderci sopra: vi dimostro che quello del Chievo non era comunque gol, almeno a giudicare dai due diversi fotogrammi di Sky che mi hanno inviato, anche se si nota qualcosa di strano alle spalle di Buffon! Ultima parentesi per la gettonatissima rubrica ‘tutto il mondo è Paese': Vanderlei Luxemburgo, allenatore brasiliano del Real Madrid arrivato da appena due mesi, dopo aver vinto sette partite di fila, ne ha perse due ed è stato eliminato dalla Champions League. Ebbene il presidente madridista Florentino Perez vorrebbe già cacciarlo! Incredibile! Mi ricorda qualcosa…
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