35C: Brescia-Inter 0-3

Bella e tardiva l’Inter che ha stravinto a Brescia, contro un avversario che sinceramente ha osato pochissimo, quasi non dovesse salvarsi. Al di là di tutto, l’Inter sembra aver finalmente oliato i meccanismi e gioca un calcio gradevole, al di là degli interpreti che Mancini ha cambiato troppo spesso nel corso della stagione. E’ un piacere veder giocare Veron, rendersi conto che Cambiasso è una stupenda certezza, accorgersi che Kily ha forse giocato la sua miglior partita, anche in un ruolo non suo, quello di esterno sinistro di difesa, ricoperto nella ripresa al posto di Favalli infortunato. E poi bene Adriano, al quale è mancato solo il gol, benissimo Karagounis e decisivo Oba Martins che nella ripresa ha aperto e chiuso la gara, anche se ha marinato il primo tempo, infine utile Vieri che nel quarto d’ora finale ha messo la zampata finale su una partita facile, o meglio, resa facile dall’ottima condotta tattica dell’Inter. La pareggite, che è stata la vera malattia per quasi tutto il girone di andata e che spiega perché l’Inter non sia mai stata coinvolta nella lotta per lo scudetto, sembra finalmente sconfitta. Oggi l’Inter è una squadra che nel girone di ritorno sta battendo regolarmente tutte le squadre che, nel girone di andata, ne avevano rallentato la corsa. Nelle ultime 9 gare, l’Inter ha conquistato 7 vittorie, un pareggio e una sconfitta. Complessivamente ha perso meno di Juve e Milan e, dalla 14.a di ritorno, è con il Milan la squadra che ha fatto più punti, 48, davanti alla Juventus, 47. Provate a far due conti e scoprirete che dopo sole 13 giornate il distacco dal duo di testa era già abissale: lì si è persa la possibilità di giocarsi il campionato, ma ora la squadra va, senza i temuti cali di tensione e di menefreghismo che avevano contrassegnato più o meno tutte le ultime stagioni. Sono segnali da non sottovalutare: evidentemente il lavoro di Mancini comincia a dare i suoi frutti e dimostra che questa squadra ha bisogno non di ristrutturazioni ma di ritocchi, ovviamente in difesa. Ora torna la Coppa Italia, obiettivo da centrare: giovedì prima partita a Cagliari alle 21 e ritorno il mercoledì successivo a San Siro alle 17,30 per le solite penalizzanti esigenze-TV. Con i sardi basterebbe ripetere i risultati rimediati in campionato e l’Inter sarebbe in finale!

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