Toldo para anche le critiche

Pubblicato su Tuttosport – 28 settembre 2002

Classifiche alla mano, l’Inter è prima in Italia e in Europa, ma il gioco di Cuper non entusiasma. Il primo ad autodenunciarsi è stato proprio il tecnico, e Ronaldo non ha perso tempo per sottolineare che con Cuper ci si diverte poco. In sala stampa, ad Appiano, c’è Toldo per parare i fendenti di Ronaldo e le critiche alla squadra “Ronaldo ha detto che il 60% di noi non sta con Cuper? – attacca – Sono cavolate! Da ex compagno sono dispiaciuto che questa vicenda sia degenerata in polemiche a distanza tra Ronaldo e la squadra. Avrei preferito un addio con una bella stretta di mano, e via. E’ un’ azione di disturbo e non ho voglia di giudicare non avendo parlato direttamente con lui”.
Perché non reagite? Potreste almeno invitarlo a tapparsi la bocca.
“L’anno scorso eravamo compagni di squadra. Non mi va di fare altre polemiche e Ronaldo, le sue risposte le ha già avute. Certo, non ci fa una bella figura a continuare a parlare dell’Inter. Per me è chiusa, ci metto una pietra sopra”.
Trovi ci sia un clima viziato intorno all’Inter?
“Non all’interno della squadra. Noi siamo tranquilli. Vinciamo e stiamo bene. Sfido chiunque a vincere con Torino, Reggina fuori casa e Ajax. Se c’è un clima pesante, è fuori dalla squadra”.
In questa Inter così criticata, quante parate hai fatto finora?
“Non mi sembra di essere stato bombardato di tiri. Di parate ne ho fatte due o tre con l’Ajax. Qualcosa a Reggio Calabria, per il resto ordinaria amministrazione. Per questo credo che le critiche dovrebbero tornare indietro. Qui c’è un gruppo di valore, ci sono grandi campioni. Sono sicuro che faremo un campionato di primissimo livello. Le critiche, giuste o sbagliate, sapremo rispedirle al mittente”.
Cuper è già nel mirino.
“E a me viene da ridere. E’ sbagliato e ingiusto criticarlo. Sta lavorando bene e sta vincendo. Regge bene le pressioni, è un vero signore, sempre corretto ed educato. Non ha mai cedimenti”.
Perché l’Inter non riesce ad imporre il suo gioco?
“Certe volte ci siamo riusciti. E’ vero che con l’Ajax abbiamo sofferto: è una bella squadra, giovane, veloce. Contro l’Ajax sarà dura per tutti. La verità è che noi abbiamo vinto una gara difficilissima. La Roma è in un momento delicato, tanto di cappello invece a Milan e Juventus, ma tra tutti gli avversari, l’Ajax era quella più dura”.
A proposito di Milan e Juventus. Non avete l’impressione di dover giocare ogni volta due partite: una in campo e l’altra a distanza?
“E’ vero che dobbiamo proporre un calcio migliore. Ma vedrete che ci arriveremo presto: ne faremo di belle partite! Comunque i tifosi sono contenti anche se si vince per uno a zero. In ogni caso, non cambierei questa squadra con nessun altra!” Ma l’Inter è un gradino sotto Milan e Juventus?
“Noi abbiamo caratteristiche diverse da Juve e Milan. Finora abbiamo affrontato squadre rognose.Avrei voluto vedere come si sarebbero comportate le nostre rivali”.
Pensi di dover migliorare nelle uscite?
“Io cerco sempre di migliorare. Ognuno ha i suoi lati deboli ed è su quelli che deve lavorare. Il Rosenborg è una squadra molto forte nel gioco aereo: avranno battuto venti calci d’angolo, e per la legge dei grandi numeri, prima o poi dovevano far gol”.
Anche il Chievo ha gente forte di testa. Preferiresti tre centrali o la difesa a quattro?
“L’Inter ha la sua impostazione, tocca agli altri adattarsi a noi. In carriera ho provato di tutto: difesa a tre, a quattro, a cinque. La prima vera difesa di un portiere è la sua concentrazione. Se c’è quella, non cambia molto con tre o quattro difensori”.
Crespo va alla grande.
“L’Inter ha fatto un grandissimo affare. Attaccanti come Hernan ne ho visti pochi. E’ nel pieno della carriera, con Vieri ci può portare dovunque. Visto cosa ha fatto mercoledì sera? Sempre al posto giusto nel momento giusto. E’ così che si vincono le partite.
E l’intesa con Vieri?
“E’ una favola che l’intesa non ci sia. Quando lo sento, mi viene da ridere. Loro vanno benissimo. Vederli giocare insieme è uno spettacolo”.
Il Chievo di quest’anno sembra meno travolgente rispetto a quello di un anno fa.
“Non saprei dire. Comunque non mi fido: Il Chievo ha un modulo di gioco importante, cambiano gli uomini ma gira e rigira sono sempre temibili. L’ anno scorso ci hanno portato via quattro punti su sei. Adesso basta!”

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