L’Uefa va, Ronaldo torna

Pubblicato su Tuttosport, Inter nos – 13 aprile 2002
Appunti al rientro da Rotterdam: note positive e negative. Prima di parlare di Ronaldo, finalmente nota lieta, ci tengo a precisare che l’eliminazione dall’Uefa, alle porte della finale, mi ha dato molto fastidio. Lo dico alla faccia di tutti coloro che hanno salutato l’addio all’Europa come qualcosa di inevitabile, quasi un sacrificio necessario in vista del rush finale in campionato. Ritengo invece che con un po’ più di concentrazione e di freddezza sottoporta, l’Inter avrebbe potuto tranquillamente eliminare questo Feyenoord, che resta una squadra piuttosto modesta. Ho la netta sensazione che, al di là delle dichiarazioni di circostanza, per l’Inter il palcoscenico Uefa fosse una seccatura già da parecchio tempo. E’ una questione di mentalità, tipicamente italiana, che non ho mai capito, né condiviso. Si dice sempre che le rose delle nostre squadre sono fatte da 25-27 giocatori, tutti nazionali, tutti titolari, tutti di valore mondiale, però qui da noi pare impossibile reggere il peso di due o più impegni: il campionato viene prima della Coppa Uefa, la Coppa Uefa viene prima della Coppa Italia, mentre tra la Champions League e lo scudetto il dibattito è aperto. Nel Bel Paese c’è questo chiodo fisso della scelta della competizione a tutti i costi, per cui se si gioca per lo scudetto, al diavolo tutto il resto. All’estero invece sono più seri, perché non fanno distinzioni, cercano di vincere tutte le partite e basta: anche l’Aek Atene era in corsa per il primato in campionato, così come il Valencia ed il Feyenoord, ma nessuno si è mai fermato a far calcoli. E a proposito di calcoli, in queste ore Hector Cuper deve fare una scelta fondamentale per il futuro prossimo dell’Inter: chi gioca domani in attacco contro il Brescia insieme a Vieri? Ronaldo o Recoba? Magari tutti e due. Ronie ha giocato più di un’ora giovedì sera, ed è ; stato il più pericoloso dei nerazzurri. Gli è mancato il gol ma complessivamente ha fatto bene. Il vero nodo viene adesso e tocca a Cuper scioglierlo: quanta benzina ha il fenomeno per poter giocare dal primo minuto in Inter-Brescia? E’ chiaro che se il tecnico argentino dovesse riproporlo subito insieme a Vieri e Recoba significherebbe che Ronie è finalmente guarito. E giocare con qui tre lì davanti sarebbe anche la miglior risposta alle assurde paure che hanno pervaso l’ambiente dopo la rocambolesca sconfitta con l’Atalanta. Ultimamente abbiamo visto tutti un’Inter con il braccino, per dirla in gergo tennistico: una squadra quasi bloccata dalla paura di vincere, intimidita al momento di piazzare l’ affondo finale. Ronaldo può riportare sicurezza all’Inter, spazzando via paure e fantasmi. Aver recuperato due gol in una manciata di minuti giovedì sera non può che aver fatto bene al morale dei nerazzurri. E a quello di Ronaldo. Adesso tocca a lui, in campo con Vieri e magari anche con Recoba, perché la paura si uccide prendendola per il bavero, non certo stando lì ad aspettare che passi.

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