Sammer

Mathias Sammer, nato a Dresda il 5 settembre 1967, centrocampista, è stato il primo calciatore della Germania Est a firmare un contratto professionistico all’Ovest, con lo Stoccarda nel 1990, dove vinse il primo campionato riunito della Bundesliga. Nel maggio ’92 arrivò all’Inter grazie ad un precedente accordo tra il manager Hoeness e il d.g. nerazzurro Paolo Giuliani, nel frattempo dimessosi. Così il nuovo d.g. nerazzurro Piero Boschi finì per pagarlo 12 miliardi anzichè i 10 pattuiti da Giuliani. Nella sua breve avventura nerazzurra, Sammer fu colpevolmente abbandonato a se stesso dall’Inter. Ricordo ancora sua moglie giocare con i bambini in sala stampa a San Siro durante le partite in un isolamento assoluto. Nel breve soggiorno di Como la famiglia Sammer non disfò nemmeno i bagagli, tanta era la voglia di fuggire. Ma sammer, che era un grande calciatore, nei tre mesi di Inter non se la cavò male: in sole 12 partite da centrocampista segnò 4 gol, di cui uno alla Juventus in un memorabile 3-1 a San Siro. Tornato in Germania, al Borussia Dortmund, e trasformatosi nel corso degli anni in regista difensivo, vinse praticamente tutto, due campionati tedeschi, una Champions League, l’Europeo 1996 e il Pallone d’Oro sempre nello stesso anno.
Foto scattata il 1992 durante a sua presentazione a Milano

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