Bar Sport Libero: 14a giornata

Pubblicato su Libero, martedì 30 novembre 2010
La Beneamata vince quando l’ultrà dorme. E Benitez s’adatta…

TEMPO DI SCARAMANZIA – Oggi al Bar Sport i vecchi juventini e milanisti rispolverano antiche credenze popolari legate alla scaramanzia. Ce l’hanno con i rispettivi allenatori, che in settimana hanno esternato parlando di scudetto. E al bar certi discorsi non li vogliono neppure sentire. Per un attimo sembrano tornati i tempi di Oronzo Pugliese, l’allenatore passato alla storia anche per il rito anti-malocchio di spargere sale sotto le panchine e dietro alle porte. Il tassista milanista Sergio, deluso dal pareggio del Milan a Genova con la Sampdoria, è il più sensibile a certi discorsi: “Lo sapevo io che prima o poi ci fermavamo – commenta con disappunto – ma cosa gli è venuto in mente all’Allegri di dire che vinciamo tutto? Cinque partite di fila l’acciuga non le ha mai vinte in vita sua e adesso si è montato la testa!”
E, parimenti, il parrucchiere juventino Rosario le canta a Delneri per lo stesso motivo: “Mai parlare di scudetto a novembre – ammonisce – altro che Delneri, questo è un gatto nero! Noi tifosi c’abbiamo le nostre superstizioni!”

L’INTER VINCE QUANDO LA GENTE DORME – Intanto gli interisti, dopo il 5-2 al Parma, hanno ripreso colore. Il portinaio Vittorio, rubizzo come mai, svuota più bicchieri di rosso di quanti il barman Franco riesca a riempirne: “Vai col carburante giusto – strizza l’occhio ai rivali – ché se gira la vecchia guardia, torniamo in pista anche noi! E avete visto com’era vispo il Benitez? Per lui le partite a mezzogiorno sono l’ideale: poi nelle serali s’abbiocca in panchina!”
Il rappresentante Giordano invece è imbufalito: “Io mi sono perso tutti i gol – racconta stizzito – ma come si fa a giocare a mezzogiorno? La domenica è l’unico giorno della settimana che posso dormire! Io al sabato tiro tardi con le gnocche, mica come voi che andate a letto con le galline!”

BASTA RONALDINHO – Il tapparellista milanista Vito invece non ne può più di Ronaldinho e non fa nulla per nasconderlo: “Ormai entra in squadra solo nel recupero – spiega – una volta quattro minuti, un’altra tre. E se gli arbitri tornano a fischiare al 90° come una volta, lui non gioca più”. Al bar non ce n’è più uno disposto a dare fiducia al brasiliano e il più avvilito è l’impiegato Ermanno che s’era scommesso uno stipendio su Ronaldinho Campione d’Italia col Milan, ma proprio nell’anno in cui il sogno potrebbe realizzarsi, il suo idolo rischia di essere spedito oltreoceano già a gennaio. Il macellaio interista Isidoro al proposito ha una proposta per i milanisti: “Scambiatelo con due fustini come nelle pubblicità – ironizza – ché almeno vi levate di torno quel bongo che rincoglionisce tutti!”

Lascia una risposta