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Pubblicato su Il Giorno, venerdì 9 febbraio 2018

Si beve (tanto) per dimenticare
Il segnale che in casa Inter siamo ormai al vertice della tensione viene direttamente dall’assicuratore interista Walter che da qualche giorno ha già cominciato a fare programmi per il futuro, dalla sostituzione di Mauro Icardi col giovane Lautaro Martinez, oltre alla solita manciata di rinforzi estivi che poi, come al solito, non arriveranno mai.
E naturalmente, il suo più acerrimo rivale, il carrozziere juventino Ignazio, non gliene perdona una: “In casa Inter, tutto come da copione – sintetizza – partenza a razzo, illusioni-scudetto e alle prime difficoltà, squadra a picco in classifica, tifosi inferociti e allenatore in bilico!”
In effetti la ricostruzione dell’Ignazio degli ultimi due mesi dell’Inter è ineccepibile, ma colpisce ancora di più la faccia da funerale anticipato proprio del nerazzurro Walter, intabarrato nel suo montone anni ’80 e non solo per il freddo pungente di questi giorni.
A dire il vero non è che gli altri sprizzino allegria: l’idraulico partenopeo Gennaro, pur conscio dell’altissimo rendimento del suo Napoli, resta più che mai agitato e scaramantico perché non riesce proprio a scrollarsi di dosso la Juventus, mentre il tassista milanista Gianni continua a parlare di rimonta, ma la classifica dei rossoneri resta più che mai deficitaria.
L’unico che pare aver ritrovato un po’ di serenità è l’impiegato delle poste romanista Tiberio, anche se più per la doppia battuta d’arresto della Lazio che per la ‘ripresina’ della Roma.
Insomma, alla fine tra i nostri perdigiorno è tutto un parlar di futuro fino al puntuale intervento risolutivo dell’anziano pensionato Ambrogio, che mette tutti con le spalle al muro: “Vi conosco come le mie tasche – commenta – quando cominciate a parlare di futuro è perché il presente fa proprio pena!”
E, come al solito, si beve. Stavolta per dimenticare.

 

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