A Trieste vince l’Inter

Nell’ultima immagine dell’Inter 2004-05 c’era Cordoba che alzava una Coppa. E da lì si è ricominciato, dopo il triangolare di Trieste. Minipartite di 45′ arrivate troppo presto per giudicare il valore delle tre grandi. La squadra più avanti nella preparazione è parsa la Juventus, che ha perso sia con il Milan, sia con l’Inter e la partenza bruciante resta tipica per le squadre di Capello, che all’inizio ‘caricano’ moltissimo. Successe anche l’anno scorso, e i bianconeri arrivarono a Natale con la lingua a penzoloni, per poi riprendersi nel momento cruciale. Questione di scelte: alla fine chi vince ha sempre ragione. A me pare una follia che Inter, Milan e Juventus si affrontino solo dopo pochi giorni di ritiro, ma ormai qualsiasi occasione per far cassa viene presa al volo. Una volta ci si preparava con calma, graduando gli avversari. Si cominciava con i dilettanti locali e l’amichevole impegnativa arrivava solo alla fine del ritiro. E’ paradossale, ma il Trofeo di Trieste per il Milan è stata la prima amichevole in assoluto. I contenuti tattico-tecnici sono stati ovviamente limitati, ma vincere aiuta a vincere, anche in amichevole ed il fatto che abbia vinto l’Inter è un’altra piccola soddisfazione. La squadra di Mancini ha vinto pur avendo diviso titolari e giovani in due impegni differenti nella stessa giornata: da una parte una squadra, impegnata a Bolzano contro la formazione di casa, battuta per 3-0 con doppietta di Choutos e gol di Diarra, dall’altra la formazione vittoriosa a Trieste. Chi è in vena di battute dirà che nel calcio di luglio e agosto l’Inter eccelle sempre, ma vincere aiuta a vincere. E, come ricorda sempre il mio amico e collega Claudio Garioni, citando Charlie Brown, vincere non è tutto ma perdere non è niente. Ricordo che l’Inter 2005-06 non è ancora completa, ma a sensazione mi sembra che il divario dalle altre due gradi possa essere in parte colmato, anche perché tutti hanno un anno di esperienza in più. Contro il Milan, ho avuto un sussulto quando ho visto calciare direttamente a Cervia il primo rigore da tale Arrieta e Julio Cesar prepararsi sul secondo, che tra l’altro ha piazzato da grande attaccante. Il Milan sui calci di rigore ha ancora qualche retaggio psicologico di orgine turca: si è visto chiaramente il sorriso tirato sul viso di Serginho dopo il suo errore. Nella partita con la Juve l’Inter ha potuto verificare la tenuta della difesa e l’efficacia del contropiede, perché l’azione che ha portato al gol di Martins, avviata da Pizarro e generosamente rifinita da Stankovic, è stata tra le cose più belle della serata. Io con Juve e Milan vorrei sempre vincere, anche a briscola, quindi ben venga il Trofeo TIM. Questi son tornei che se si vincono contano nulla, ma se per caso si perdono vanno ad ingrossare le file dei pessimisti. Siamo solo a luglio ma c’è qualcuno che mi scrive email come se l’Inter avesse già finito una stagione che deve invece ancora cominciare! A questi non va bene nulla, da Mancini a Solari, dal ritardatario Adriano fino a Pizarro (!). Perché la domenica, anziché allo stadio, non vanno a dar da mangiare alle oche al parco? Io invece rimango ottimista, prima voglio vedere e poi giudico. La squadra dev’essere ancora completata ed è chiaro che l’attacco senza Adriano sembri un po’ spuntato, ma si sta lavorando pure per sostituire Vieri che con la maglia del Milan sta malissimo, ma ha già cominciato a segnare e a colpire traverse, anche se sullo scatto mi è parso ancora molto imballato.

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