Un derby più vero di tanti altri
Telelombardia per protesta contro lo sciopero dei nuovi milionari ha organizzato uno specialissimo derby chiamando a raccolta disoccupati, cassintegrati e i disagiati della Fondazione Casa della carità Angelo Abriani di via Brambilla 10 a Milano. Si è giocato 11 contro 11 al campo Olmi di via degli Ulivi 8 a Milano. Io ho guidato da allenatore e capitano, fortunatamente non giocatore data l’età, la rappresentativa interista che si è aggiudicata il derby (4-3 il risultato finale). E se vincere un derby è bellissimo anche a biliardo, figuratevi in una giornata così indimenticabile per molti ragazzi, che si sono tenuti le maglie ufficiali offerte gentilmente da Inter e Milan! Di seguito, tra i tanti resoconti su siti e quotidiani, quello dell’amico e collega Paolo Cappelleri dell’agenzia ANSA.
La tanto attesa prima giornata di campionato è saltata «per uno sciopero assurdo da parte di gente che guadagna milioni di euro». Non l’hanno digerita e così si sono trovati in campo loro, una trentina fra disoccupati, cassintegrati e migranti, a giocare un derby con le maglie di Inter e Milan. Hanno accolto al volo l’invito di Telelombardia a sfidarsi per un pomeriggio su un campo di calcio alla periferia di Milano, a pochi chilometri dallo Stadio Meazza. Per provare un senso di rivalsa verso «eroi che hanno deluso» e dimenticare per qualche ora le difficoltà economiche e i curricula inviati a vuoto. «A livello calcistico Ibra è un grande, ma lui e tutti gli altri mi hanno deluso», protesta William Di Staso, 35 anni da San Donato Milanese, per novanta minuti attaccante del Milan, da mesi in cerca di lavoro, «da quando l’agenzia immobiliare con cui avevo un contratto ha quasi cessato l’attività». Dal suo punto di vista lo ‘scioperò della Serie A è «assurdo». Lui e tutti i suoi compagni puntano il dito contro i giocatori, se la vertenza ha altre sfaccettature, loro non le hanno percepite. «Sia quel che sia, io gli farei recuperare la giornata di campionato il 26 dicembre», dice Walter Dossi, di Cologno Monzese, 56 anni 35 dei quali passati a lavorare, da venditore di enciclopedie, broker assicurativo e infine in un’azienda di autoadesivi. «Finchè mi hanno messo in esubero – racconta -: un anno di cassa integrazione, tre di mobilità e quest’anno non becco un centesimo ma devo pagare 8mila euro di contributi per andare in pensione». L’ultima partita di calcio l’ha giocata nel ’76 a militare, Brigata Folgore Pisa contro quella di Livorno, e in questo derby mette piede in campo pochi minuti. «Ma indossare la maglia dell’Inter mi basta», sorride ricordando: «Fischia se ne ho fatti di scioperi io, ma c’ho sempre rimesso soldi. I calciatori invece…». «Fino a ieri erano degli idoli, chi si trova senza lavoro è ferito sulla pelle dallo sciopero dei calciatori», assicura Mario Sgualdi, 51 anni domani, da due a fare i conti con il sussidio di disoccupazione dopo il fallimento della ditta che produceva macchinari per la stampa in cui lavorava. I disoccupati del Milan reggono, ma alla fine vince l’Inter, multinazionale come quella di Moratti, trascinata (4-3 alla fine) dai migranti della Casa della Carità. Ragazzi e uomini da un pò tutta l’Africa, che a Milano campano con lavori temporanei, come operai o muratori soprattutto. «Per loro – osserva un operatore che li segue quotidianamente – ci sarà tempo di scioperare, quando troveranno un lavoro vero».
Infine, voglio ringraziare, giocatore per giocatore, la mia Inter, che ha vinto questo specialissimo derby.
Grazie al portiere Babatunde Olatunji Adeoye (Togo), ai difensori Moussa Abdallah (Niger), Fanyo Romeo (Camerun), Addai Moses (Ghana) e Kougoum Rigobert (Camerun); ai centrocampisti Ayari Ridha Ben Boujemaa (Tunisia) e Tallah Ousman (Gambia); agli attaccanti Masoud Hady Mohamed Ahmed (Egitto) e Davide Tortorici (Italia), tutti arrivati dalla Casa della carità con gli accompagnatori Stefano Bianchi e Generoso Simeone. A loro si sono aggiunti il portiere Lorenzo Sciancalepore (Italia) e i centrocampisti Alessandro Lerario (Italia) e Walter Dossi (Italia).
I quattro gol nerazzurri sono stati realizzati dall’accompagnatore Davide Tortorici, doppietta, Masoud Hady Mohamed Ahmed e Tallah Ousman.
Un grosso abbraccio a tutti, milanisti compresi, ed un fantastico “in bocca al lupo” per il domani che verrà.
A presto.
Grande Gian Luca!! complimenti a TL per questa bellissima iniziativa!! Non sapevo di questa iniziativa anche perchè ti seguo solo sul sito perchè non becco ancora il canale con il digitale!!!Sono sicuramente iniziative da ripetere…
Ti dico solo bravi…ed inquesto ci sta dentro tutto…i veri eroi oggi sono quelli che cercano di farcela tutti i giorni onestamente.
gran bella iniziativa, complimenti e in bocca al lupo a tutti…
Ancora una volta Telelombardia si è dimostrata esemplare, mettendo al primo posto il lato umano. BRAVI .
Meno male che hai fatto il capitano allenatore, ma senza giocare! Altrimenti come minimo sarebbe scoppiata la 3a guerra mondiale
I tuoi amici del calcetto!
A 11 non ce la faccio più: ci metto un quarto d’ora da una porta all’altra
GLR