4C: Inter-Lecce 1-0
L’Inter è già sola in testa alla classifica grazie alla vittoria di misura sul Lecce con il gol di Julio Cruz ad una manciata di minuti dal fischio finale di Bergonzi. E sarebbe meglio fermarsi qui perché quello che ho visto stasera mi è piaciuto poco. Una squadra fin troppo lineare nel possesso palla ma esageratamente leziosa nel primo tempo, vissuto su una serie di fraseggi, a tratti pure un noiosi, con un’unica emozione: la traversa su punizione di Ibrahimovic. Meglio nel secondo tempo, quando Quaresma e Maicon subentrati a Stankovic e Vieira, uno pù spento dell’altro, hanno allargato la manovra d’accerchiamento, ma sono serviti cinque attaccanti contemporaneamente in campo, anzi uno, quello più concreto, Julio Cruz, per avere ragione del Lecce, che Mario Beretta, allenatore notoriamente coraggioso, ha impostato su una perenne difesa del risultato iniziale. Ma è normale: in casa dell’Inter, costruita con una rosa interminabile di campioni, ogni avversario arriva con il chiaro intento di non subire e si chiude. Tocca all’Inter averne ragione, magari prima degli ultimi giri di orologio. Mourinho sta cercando di capire fino a che punto potrà essere utile Adriano, ma non credo gi abbia reso un buon servizio tenendolo in campo così a lungo, perché il brasiliano è stato, insieme a Vieira la delusione della serata. Proprio i due che solo tre giorni fa erano stati tra i migliori a Torino. Ora il derby, a cui si l’Inter arriva da capolista assoluta del torneo, potrà e dovrà offrirci indicazioni più precise su una squadra che nel tenere la palla non ha rivali ma è che difetta ancora di concretezza, al confronto di quella di Mancini, che queste partite era solito risolverle già nel primo tempo. Pensierino finale per Beppe Baresi, il vice-allenatore che Mourinho ha deciso di reponsabilizzare e coinvolgere nel progetto Inter al punto da farsi sostituire nel confronto con i giornalisti prima e dopo la gara. In Inghilterra Mourinho si comportava così anche con il suo vice Steve Clark e i colleghi inglesi, dopo un attimo di sorpresa iniziale, si abituarono a poco a poco alle periodiche incursioni del vice di Mourinho. In Italia l’esperimento non è piaciuto e l’idea di mandare ogni tanto a Baresi ai tradizionali appuntamenti con la stampa ha fatto storcere il naso a cronisti e Tv, soprattutto Sky che paga fior di milioni di euro all’Inter, come alle altre squadre, per avere in anteprima i commenti degli allenatori. Mi spiace per Beppe che è un amico e che ha fatto il tradizionale giro di Tv, sala stampa e mix-zone più che per raccontare la partita per spiegare l’assenza di Mourinho. In Inghilterra i giornali sportivi non esistono, mentre qui in Italia ce ne sono addirittura tre: difficile accontentarsi del commento del vice di Mourinho. Qui si chiede l’originale Special-One! La scelta aveva uno scopo nobile, quello di dare soddisfazione e visibilità ai collaboratori, ma ha creato solo mugugni. E, conoscendolo fin da quand’era capitano dell’Inter, credo che Baresi ne avrebbe fatto volentieri a meno.
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