11C: Inter-Udinese 1-0
Ancora all’ultimo secondo. Ancora grazie a Julio Cruz. Ed è la terza partita di fila, tra campionato e Champions, che l’Inter risolve sul filo del rasoio. Prova di forza, si dice in questi casi, anche per le coronarie. In soldoni l’Inter continua ad essere un cantiere e a non divertire il suo pubblico ma, grazie al cielo, i risultati per il momento danno ragione allo Special One. E la storia del calcio la fanno i risultati, tutto il resto è filosofia. Certamente l’Inter va meglio in trasferta che a San Siro, dove va a segno col contagocce. Complessivamente il gioco ancora non si vede e i tre punti restano la cosa migliore della giornata, insieme al ritorno di Walter Samuel. In sala-stampa Mourinho ha riversato i fischi indirizzati a lui su Quaresma, per il quale ha annnciato un periodo di riposo. Al gol-partita de El Jardinero, Mourinho ha reagito proprio come il ‘normalissimo’ Mancini al termine del celeberrimo Inter-Sampdoria del 9 gennaio 2005, polemizzando con i soliti detrattori appostati dietro la panchina. E questo rafforza una volta di più il mio vecchio cavallo di battaglia, per cui Mourinho e Mancini alla fine sono molto più simili di quanto si creda. Resta una differenza però: l’Inter di Mancini era certamente più divertente e la faccia scura di Massimo Moratti nell’intervallo non mi ha stupito. Al momento, l’Inter di Mourinho si vede a sprazzi, ma l’augurio è che si tratti di una cosa momentanea e non per questo si deve continuare sul confronto tra ieri e oggi. Ieri era ieri, oggi è oggi, Domani si vedrà. Inultile affannarsi sull’argomento. certo che il tifoso nerazzurro-tipo è un dietrologo provetto! I confronti lui li faceva quando non vinceva un tubo, figuratevi adesso che gonfia il petto ogni volta che legge la parola ‘Inter’ nelle ultime tre righe dell’albo d’oro di serie A. Pensate che i tifosi più stagionati si rapportano ancora oggi all’Inter euro-mondiale di Helenio Herrera! Mourinho invece va in bestia solo a nominargli Mancini e, dopo avere evocato lui stesso il confronto tra la sua Inter e quella del suo predecessore, ora ne è prigioniero. Già alla prima giornata col pareggio a genova con la Sampdoria Mourinho aveva tirato in ballo Mancini denunciando la poca spettacolarità dell’Inter del predecessore, cosa peraltro nemmeno poi vera. In ogni caso consiglio allo Special One di volare più alto di queste questioni, perché la vita stessa è fatta di confronti. Si paragonano cellulari, case, auto, mogli e, naturalmente, squadre e allenatori di calcio. Se ne faccia una ragione, Mourinho, e cerchi piuttosto di chiudere prima le partite, o almeno i cantieri ancora aperti nell’Inter.
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