7C: Inter-Livorno 5-0
Fino ad incrociare l’Inter il Livorno aveva la miglior difesa del torneo dopo quella della Juventus, ma la squadra di Mancini, con cinque gol, ha spento la fiducia di Roberto Donadoni. L’Inter ha letteralmente dilaniato l’avversario. A segno, in rigoroso ordine cronologico, Materazzi, Cruz, Cambiasso, Cordoba e capitan Recoba. Si è rivisto Toldo, imbattuto e con lui Nicolas Burdisso, che rimpiazzando Materazzi ha allungato l’applauso di solidarietà al giocatore spesso accusato di gioco violento fino alla commozione. In una giornata da incorniciare, anche per il sempre affidabile Favalli, tra i migliori in campo, è ricomparso a San Siro per un breve saluto anche Adriano, finalmente arrivato a Milano via Londra. Fosse partito subito in nave, con i natanti di oggi, non sarebbe poi arrivato tanto più tardi. Prevedo domani per il brasiliano una giornata di spiegazioni e chiarimenti. Bravissimo Roberto Mancini nel gestire al meglio il caso, con aplomb inglese, anche nella vicenda che domani vedrà un’inutile amichevole a San Siro contro la Nazionale del Venezuela, proprio alla vigilia della partenza per Oporto. D’altronde i rapporti personali e professionali tra la famiglia Moratti e il presidente venezuelano Hugo Chavez hanno avuto la precedenza. La difesa dell’Imperatore da parte di Massimo Moratti rimane invece debole, soprattutto per i troppi precedenti che il pubblico nerazzurro non ha dimenticato. A spegnere il caso Adriano, ma non a chiuderlo, ci hanno pensato i compagni del brasiliano con una partita più che mai all’altezza. Nel dopo-partita Veron ha parlato da leader e la squadra ha condiviso il richiamo ad Adriano. Tocca ora all’Imperatore, che Mancini potrebbe anche tenere fuori ad Oporto, farsi perdonare nel modo più gradito da compagni e tifosi, risolvendo i problemi anziché crearli. Per il resto sarebbe servito che qualche gol al Livorno fosse stato anticipato al Delle Alpi nel derby d’Italia, ma ormai è inutile guardare indietro. In questo momento la Juventus, che non gioca un calcio spettacolare, è imbattibile e bisogna farsene una ragione: la striscia di 7 vittorie su 7 in campionato, 9 su 9 con la Champions League e la rinnovata vena di Del Piero sono più eloquenti di qualsiasi discorso. Al momento per l’Inter è fondamentale non perdere il contatto con la vetta, mantenendo un distacco accettabile. Verranno tempi migliori per tutti e peggiori per la Vecchia Signora, altrimenti a Natale si giocherà già per il secondo posto.
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