15C: Inter-Milan 3-2
Quanto sarebbe piaciuto al compianto avvocato Peppino Prisco questo derby, vinto all’ultimo secondo. Facile dedicarlo a lui, come hanno fatto tutti in casa Inter, anche perché l’avvocato alpino ci lasciava proprio quattro anni fa. Un derby bello, bellissimo. Un derby da orgasmo, questo giocato l’11 dicembre, più di quell’altro vinto con una zuccata di Serena su assist di Bergomi lo stesso giorno di 17 anni fa, al tempo dell’ultimo scudetto nerazzurro. Dopo averne persi tanti, più o meno meritatamente o maledettamente, vincere il derby in questo modo, con una nuova zuccata, di Adriano oltre il 90′, fa bene al cuore! Sarò sincero: io confido sempre che in un attimo possa succedere qualcosa di straordinariamente positivo, ma l’Inter raramente ha saputo assecondare le mie aspettative, soprattutto nei minuti finali dei derby. Per ricordare un derby di campionato vinto dall’Inter negli ultimi minuti devo risalire addirittura all’11 novembre 1990, quando Berti, sempre con una zuccata, girò in rete un cross di Klinsmann e io caddi entusiasta dal seggiolino della tribuna stampa di San Siro, avviluppandomi al microfono! Stavolta non sono caduto perché ero imbacuccato e incastrato per bene, causa gelo. Archiviato il primo tempo con due rigori uno più fasullo dell’altro, generosamente concessi dall’arbitro Messina, decisamente giù di corda fino a perdere in certi momenti il controllo della gara, la ripresa è stata un’altalena di sorprese. Non mi aspettavo la ‘gattata’ di Dida sulla punizione di Adriano con Martins che si è avventato come un rapace e non pensavo nemmeno di prendere un altro gol di testa da Jaap Stam. Ma il calcio sa ancora sorprendere, al punto che nel finale Adriano è salito in cielo per l’orgasmico 3-2, sovrastando proprio Bobo Vieri. Il massimo per gli interisti con Bobo ricaduto al suolo con gli occhi vitrei sul pallone ormai in rete nell’esplosione dello stadio nerazzurro. Diciamo la verità: chi non ha pensato, anche solo per un attimo, quando ha visto Vieri entrare in campo, che potesse scapparci il gol dell’ex? Non a caso la prima immagine inviatami dall’amico Stefano dopo il derby riguarda proprio la nuova maglia rossonera di Christian Vieri, che vedete qui a lato. Vieri doveva far male all’Inter? E invece no. E invece la gloria questa volta se l’è presa tutta Adriano che, pur facendo in campo ancora parecchie cose che non mi convincono, ha firmato in pratica tutti e tre i gol nerazzurri. Quindi giù il cappello e su in classifica, fino al secondo posto con la Fiorentina, cioè nel ruolo di rivale al momento più accreditata della inumana Juventus. E’ stato più che mai il derby di tutta l’Inter e dei suoi tifosi, ma anche di Mancini che alla fine ha rischiato rinunciando al doppio mediano anti-Kaka pur di riproporre l’inter più offensiva, con Figo in campo. Bravo Mancio, così antipatico ai detrattori invidiosi ma simpaticissimo a chi come me guarda ai fatti: con Mancini in panchina, l’Inter è tornata ad esprimersi con personalità, reinserendo il suo nome in un albo d’oro per due Coppe, o coppette, se preferite. E ora ha sfatato anche il tabu derby! Bravi tutti, ma soprattutto bravo Samuel, capace di restituire sicurezza all’intero reparto difensivo, e bravo Veron, non a caso indicato da Carlo Ancelotti come un centrocampista di qualità e quantità con pochi concorrenti al mondo. Il resto è chiacchiera da bar per le settimane a venire. I fatti dicono che l’Inter ha vinto la sua quarta partita consecutiva in campionato, recuperando 7 punti al Milan per un sorpasso sui cugini che fino a qualche settimana fa sembrava impossibile! Certo la Juve ormai pare già campione d’Italia ma credere ai miracoli non costa niente e io al 90′ ho urlato. E cazzo, se ho urlato! Forza Inter!
Ciao Gian Luca,
ti scrivo poche ore dopo il derby…….nella partita di stasera ho potuto ammirare per l’ennesima volta uno dei centrocampisti piu’ forti al mondo, Juan Sebastian Veron…..un giocatore con un fisico da calcio moderno (è alto 1,85 cm…), quindi non disdegna corsa e legnate quando servono. Un centrocampista che in fase di possesso palla si trasforma in uno straordinario playmaker anni ’60 alla Suarez, senza dimenticare poi la sua grande personalità, utile per teleguidare gente come Favalli, Stankovic, Martins e Adriano stesso.
Ora mi chiedo: possibile che dopo aver trovato (per giunta gratis, o quasi) un giocatore del genere, di poco più di 30 anni e quindi ancora nel pieno della forza fisica, che si integra alla perfezione con Cambiasso, siamo costretti a rinunciarci perchè vuol tornare in Argentina? La sua decisione è definitiva e irrevocabile? Come credi che si stia muovendo la società per sostituirlo? Non farmi neanche il nome di Pizarro perchè credo che Mancini l’anno prossimo continuerà con il 4-4-2 e il cileno in quello schema è improponibile. La società sta provando a trattenere Veron? Saluti.
Ciao Gian Luca,
non ti racconto le scene al limite dell’orgasmo accadute a casa mia qui a San Paolo – Brasile al momento dell’ascesa in aria dell’ IMPERATORE al 92′: siamo stati colti da follia collettiva, consumata con vari giri di caipirinhas….fino a tarda notte.
Ieri è accaduto quanto sognato sempre dal grande PEPPINO PRISCO: alziamoci tutti in piedi davanti a tale personaggio, vincere un derby all’ultimo secondo…Lui sperava sempre in un gol ‘rubato’, ma vedere ADRIANO saltare sopra BOBO per incornare in rete vale molto di più di un gol rubato: è stato come vedere il definitivo passaggio di consegne fra chi ci fece vincere l’ultimo derby a colui che ci porterà molto in alto e per tanto tempo.
Grazie e FORZA RAGAZZI
Ciao Gian Luca,
non ti racconto le scene al limite dell’orgasmo accadute a casa mia qui a San Paolo – Brasile al momento dell’ascesa in aria dell’ IMPERATORE al 92′: siamo stati colti da follia collettiva, consumata con vari giri di caipirinhas….fino a tarda notte.
Ieri è accaduto quanto sognato sempre dal grande PEPPINO PRISCO: alziamoci tutti in piedi davanti a tale personaggio, vincere un derby all’ultimo secondo…Lui sperava sempre in un gol ‘rubato’, ma vedere ADRIANO saltare sopra BOBO per incornare in rete vale molto di più di un gol rubato: è stato come vedere il definitivo passaggio di consegne fra chi ci fece vincere l’ultimo derby a colui che ci porterà molto in alto e per tanto tempo.
Grazie e FORZA RAGAZZI
Luca
Immagino! Prisco che ci lasciava il 12 dicembre di quattro anni fa godeva doppio nel vincere il derby con un gol all’ultimo minuto. Ricordo ancora la sua gioia al gol di Berti nel marzo ’90. Giusto che tutti l’abbiano dedicato idealmente a lui. E in Brasile, tra una caipirinha e l’altra, date un occhio ad Adriano quando vi torna…
GLR