Più che corsa Champions è ciapa no
Lazio 55, Udinese 52, Napoli 51, Roma 50, Inter 49. Così recita la classifica, dal terzo al settimo posto, a cinque giornate dal termine del campionato ma, come ben sapete, ai preliminari della prossima Champions League di queste squadre ne accederà una sola. L’anno scorso, a cinque giornate dalla fine, dietro al Napoli, secondo con 65 punti, poi scavalcato nel finale dall’Inter, la situazione era la seguente: Inter 63, Lazio 60, Udinese 59, Roma 53, Juventus 52. Sorprende che quest’anno per essere terzi al momento bastino i 55 punti della Lazio, 8 in meno rispetto ad un anno fa.
Al di là delle prime della classe, c’è un evidente calo delle squadre che anelano all’Europa che conta, visto che tutte hanno raccolto meno punti della scorsa stagione.
E la corsa al terzo posto, così livellata verso il basso, pare sempre un torneo amatoriale di ‘ciapa no’: per una che vince a fatica, le altre si fermano, quasi a turno. Nessuno corre, tutti camminano e Udinese-Inter diventa scontro fondamentale per capire chi tra queste due ha ancora lo spunto per un’accelerata. Uno scontro diretto come ce ne saranno altri, soprattutto alla 35.a giornata, quando si giocheranno contemporaneamente Roma-Napoli all’Olimpico ed Udinese-Lazio al Friuli. Alla fine la favorita resta sempre la Lazio, se non altro per il vantaggio sulle concorrenti, ma occhio all’inchiesta sul calcio-scommesse che potrebbe rivoluzionare la classifica dell’intera serie A, concorrenti per il terzo posto comprese. Se poi guardiamo al campo e all’incrocio tra Udinese e Inter non è un mistero che i friulani stiano comunque concludendo l’ennesimo torneo di alto profilo, mentre i nerazzurri hanno fatto ben poco per meritarsi l’undicesima partecipazione consecutiva alla Champions League. Eppure se l’Inter dovesse vincere ad Udine recupererebbe in extremis buona parte del terreno stupidamente perduto. Ma a Udine i nerazzurri, già battuti dai friulani all’andata a San Siro, non vincono dalla mitica stagione del Triplete. In panchina c’era Mourinho, ora c’è il giovane Stramaccioni e, soprattutto, una squadra più vecchia di lui.
E’ proprio vero, GLR: a turno, nel “gruppone” si fermano tutte e così ogni volta i distacchi son sempre quelli! Non c’è comunque da fare molti voli pindarici, basta aspettare stasera: o dentro, o fuori. Meglio perdere cercando di vincerla, piuttosto che accontentarsi delle briciole come a Firenze. Senza i tre punti a Udine, discorso chiuso.
Tu poi hai ragione sul fatto che l’Inter non meriterebbe il terzo posto, ma nel calcio non si va a meriti (altrimenti in finale di Champions c’era il Barça) per cui… L’unico rammarico è di ordine statistico: mi spiace che Zanetti non possa raggiungere già in questo campionato le 800 presenze in serie A, e tutte con l’Inter. Gliene mancavano giusto 5… Sarà per il prossimo anno!
Brutto vedere che la terza forza del campionato italiano è a venti punti dalle prime due però c’è anche da dire che non è che gli altri campionati riservino molte sorprese, guarda in Spagna il Real di Mou e il Barça di Guardiola hanno distanziato la terza di trenta punti oppure in Inghilterra dove anche lì i due Manchester hanno lasciato molto indietro Chelsea ed Arsenal, quindi non ridimensioniamo troppo il nostro campionato. Forse il nostro errore è quello di aver troppo a lungo snobbato la Coppa Uefa/Europa League (e sono sicuro che lo farebbe anche l’Inter sia chiaro), che alla lunga ci ha penalizzato anche nel Ranking cosa che per esempio non hanno fatto le tedesche e le portoghesi nostre dirette concorrenti. Putroppo i nostri presidenti dovrebbero ragionare più con il cuore che con il portafoglio cosa che in Italia accade raramente.