Fluminense Campione del Brasile
di Andrea Ciprandi da http://andreaciprandi.wordpress.com/
Dopo ventisei, lunghissimi anni di attesa il Fluminense torna a vincere il campionato brasiliano. E’ questo il terzo titolo nazionale della sua storia, il secondo da quando esiste il Brasileirão, che per la gioia dei tifosi arriva immediatamente dopo quello conquistato dei rivali del Flamengo che a sua volta aveva vinto la passata stagione dopo quasi vent’anni di astinenza. Vengono così cancellate tutte in una volta le recenti e brucianti delusioni rappresentate dalle sconfitte in Finale di Coppa Libertadores nel 2008 e in Coppa Sudamericana nel 2009, sempre per mano della LDU di Quito. Di fronte a tali disdette, infatti, a poco era valso alzare la Copa do Brasil del 2007.
Ma torniamo all’attualità. Nell’ultimo mese e mezzo si era definito uno sprint a tre con protagonisti Fluminense, Corinthians e Cruzeiro. I primi risollevatisi dopo un inizio a singhiozzo, i secondi reduci da un’ottima prima parte di stagione a cui aveva fatto seguito un rallentamento coinciso col cambio di allenatore, gli ultimi improvvisamente rivitalizzatisi dopo la pausa per i Mondiali. E così prima degli ultimi, decisivi novanta minuti la classifica vedeva il Fluminense a 68 punti, il Corinthians a 67 e il Cruzeiro a 66, tutti potenzialmente in grado di affermarsi ma col Tricolor carioca in grado di decidere il proprio destino bastandogli battere il già retrocesso Guaranì per laurearsi campione. Com’è poi stato. A parte quest’ultima affermazione, la squadra guidata da Muricy Ramalho ha certamente fatto tesoro di quattro successi e altrettanti pareggi nelle precedenti otto partite, mentre i rivali paulisti avevano vinto sei volte e pareggiato appena due senza però riuscire a recuperare il ritardo in classifica, mentre il Club del Minas Gerais che pure aveva avuto la meglio sui neocampioni nello scontro diretto era incappato in ben quatto sconfitte, le più brucianti delle quali nella pirotecnica stracittadina con l’Atletico e sul campo proprio del Corinthians. Giocatosi anche l’ultimo turno, il Brasileirão 2010 si è chiuso con la seguente classifica: Fluminense 71, Cruzeiro 69, Corinthians 68 e Gremio 63.
Sono queste appena citate le squadre qualificatesi direttamente alla prossima edizione della Coppa Libertadores. All’estremo opposto della graduatoria, invece, si trovano le retrocesse: il Gremio Prudente, il Goias che è contemporaneamente quanto sorprendentemente a un passo dalla conquista della Coppa Sudamericana, il Guarani e il Vitoria, col Flamengo campione uscente salvo per appena 2 punti.
Una citazione particolare la merita il tecnico del Fluminense, Muricy Ramalho, alla sua prima esperienza con una squadra di Rio de Janeiro. L’allenatore ed ex calciatore originario di San Paolo, che all’omonimo Club ha legato gran parte della propria carriera sia sul campo che in panchina, conquista con questo il quarto campionato nazionale dopo i tre consecutivi alla guida proprio del Tricolor paulista, l’ultimo dei quali risalente al 2008. E’ bastato appena un anno, quindi, perché si riprendesse lo scettro del Brasile dopo averlo inopinatamente gettato alle ortiche la stagione scorsa quando guidava il Palmeiras. La dirigenza del Fluminense ha certemente fatto bene a non cederlo alla Federazione Brasiliana, che avrebbe voluto lui CT dopo aver chiuso il rapporto con Dunga al termine degli ultimi Mondiali. Oltre a trattenere un grande allenatore, ha infatti agevolato l’investitura di Mano Menezes, allora tecnico del lanciatissimo Corinthians; è un fatto che i risultati ottenuti della squadra di Ronaldo e Roberto Carlos dopo la sua partenza siano stati deludenti dato che i bianconeri sono stati raggiunti e superati nel corso dei mesi in cui a gestirli è stato Tite.
Protagonisti della cavalcata trionfale del Club di Laranjeiras sono stati certamente gli attaccanti Fred, Emerson e Rodriguihno e i centrocampisti Marquinho e Conca (argentino, fra l’altro miglior realizzatore della squadra). A dover essere elogiata è però soprattutto la difesa, la meno battuta del torneo; costituita per lo più da elementi già affermati, vi sta trovando spazio anche il giovane Digão, ennesimo prodotto di un vivaio da cui sono usciti Marcelo del Real Madrid, Thiago Silva del Milan e i gemelli Fabio e Rafael Da Silva del Manchester United. Importante, infine, è stato anche il contributo offerto da giocatori di esperienza arrivati in estate: Deco e Belletti, provenienti entrambi dal Chelsea, e Washington rientrato alla base dal San Paolo.
Adesso non resta che guardare al futuro. Prima di tutto, però, il meritato riposo. Perché poi, tempo poco più di un mese, si riparte col Campionato Carioca, la competizione più tradizionale fra tutte e quella a cui a Rio de Janeiro si tiene di più, da riconquistare dopo cinque anni di dominio dei cugini del Botafogo, l’ultimo campione, e del Flamengo. Ci riuscisse, il Fluminense eguaglierebbe il record di affermazioni che appartiene proprio ai rossoneri.
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