18C: Siena-Inter 2-3
Non è sempre facile ripartire con il ritmo giusto dopo una lunga pausa e l’Inter a Siena, dove il 22 aprile scorso aveva festeggiato lo scudetto, è passata con difficoltà maggiori del previsto. Il rigore concesso dall’arbitro Girardi per un contatto tra Codrea e Cruz nel primo tempo è senza dubbio severo per i toscani, ma credo che l’Inter i tre punti alla fine li avrebbe portati a casa ugualmente. Poco dopo il vantaggio dal dischetto di Ibrahimovic il Siena ha trovato il pareggio alla mezz’ora con Maccarone, ma un attimo prima del riposo ha subìto il vantaggio del solito Cambiasso. Ripresa equilibrata, finché Ibrahimovic non ha deciso che era ora di mettere in cassaforte i tre punti: il suo diagonale alla velocità di 114 km orari entra di diritto nella galleria dei gol da ricordare. Finale un po’ accademico con errori da una parte e dall’altra prima e dopo il gol di Forestieri in pieno recupero.certamente l’Inter ha brillato meno di altre volte, ma il vantaggio in classifica sulla Roma resta immutato: 7 lunghezze, un margine più che tranquillizzante. Perde invece terreno la Juventus, che continuo però a ritenere in grado di chiudere il campionato al secondo posto. Intanto piano piano gli infortunati stanno tornando: a Siena è riapparso Stankovic, presto anche Figo e Toldo saranno al loro posto. C’è di buono che anche i detrattori più ostinati, al di là delle inevitabili critiche per l’esagerato rigore che a Siena ha aperto la strada all’ennesima vittoria nerazzurra, cominciano a rendersi conto della straripante forza di una squadra che continua a non sbagliare un colpo.
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