Inter meglio dell’anno scorso
Roberto Mancini, dopo la vittoria sulla Sampdoria, aveva fissato il primo obiettivo di tappa: arrivare alla sosta di metà ottobre almeno nei pressi della vetta. Con la vittoria di Roma in le cose sono andate addirittura meglio del previsto e per dirla con il Mancio la situazione ora si fa davvero interessante. L’Inter è prima in campionato con gli stessi punti di un anno fa, ma con un attacco migliore, 14 reti segnate contro 12, e con una difesa meno battuta, solo 4 reti subite a fronte dellle 7 di un anno fa, pur con le emergenze nel reparto dell’ultimo mese. E la squadra di Mancini potrebbe pure arrivare alla sosta da capolista solitaria, visto che ospita a San Siro il Napoli mentre Fiorentina e Juventus, le inseguitrici più vicine, si scontrano a Firenze. Dati alla mano, l’Inter va assai meglio di un anno fa, quando stabilì una sfilza di record. Va meglio anche in Champions, visto che l’anno scorso i nerazzurri avevano perso le prime due partite, mentre ora han battuto il PSV e non sono ancora al completo: mancano Materazzi e Vieira, finora in campo solo 68 minuti in Supercoppa, arruolabili dopo la sosta. Su tutti c’è poi un Ibrahimovic leggendario: di questi tempi nella scorsa stagione Zlatan aveva segnato solo un gol tra campionato e Champions, mentre ora è a quota 9 con ben quattro doppiette. I miglioramenti di Ibra sono straordinari: fino a due anni fa aveva il difetto di non essere infallibile sottoporta, mentre ora è un bomber di razza, candidato al titolo di capocannoniere. E che Ibrahimovic sia vero leader lo si è capito anche martedì sera quando a fine gara ha difeso Suazo, espulso ingiustamente dall’arbitro Vassaras, insultando in inglese chiunque cercasse di fermarlo. Un atteggiamento che la dice lunga sul carattere di un fuoriclasse, per certi versi unico al mondo. E Mancini sarebbe folle a non accontentarlo quando vuol giocare, cioè sempre.
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