Complotti e ossessione Inter!
Avrò ricevuto decine di volte vignette come quella che mi ha appena inviato l’amico Rob e che pubblico qui sotto. Una volta però, la squadra degli ‘sfottò internettiani’ era l’Inter e oggi sarebbe facile rispedire ai mittenti le vignette di un tempo! Invece quelle particolamente divertenti le ho tenute e pubblicate su questo sito nella sezione ‘GLR Files’ con l’autentico capolavoro animato del genere, l’interista che ‘non conclude mai’, firmato da Stefano Disegni. In fondo l’ironia rimane la parte più bella del calcio ed io la venero! In questi giorni sto riscontrando negli avversari storici un’autentica ossessione nei confronti dell’Inter che ha smesso di perdere e che ora rischia imprevedibilmente di vincere. Ho sempre riconosciuto i meriti di Juventus e Milan e mi rendo conto ora di quanto erano ridicoli quegli interisti alla spasmodica ricerca di ogni cosa che potesse minimizzare i passati successi di Juventus e Milan. Oggi la situazione si è rovesciata e l’Inter è diventata la vera ossessione di chi non riece proprio a riconoscere i meriti altrui. Non a caso il tifo è anche una malattia molto seria, mentre l’equilibrio e l’ironia sono doti che non si trovano sui banchi del supermercato. Chi per carattere o cultura non le possiede, passa la vita a rosicare e non c’è rimedio. Dopo tanti anni di disastri nerazzurri, ora tocca al Milan avere qualche problema e apriti cielo! Ecco il ‘complotto’ ai danni della società rossonera, parola però da non nominare mai pur disegnandone accuratamente lo scenario. L’avvocato rossonero Leandro Cantamessa in questo esercizio dialettico si è rivelato un autentico fuoriclasse e gli faccio i complimenti più sinceri per come prova ad essere più convincente dei fatti. Nulla a che vedere con i vari portaborse di parte che non hanno nè la cultura nè il carisma di Cantamessa e appaiono tragicomici ‘ripetenti’! A sua volta, Carlo Ancelotti non mi è sembrato ugualmente a suo agio nel ruolo dell’allenatore che si lamenta degli arbitri: Mancini in questo è più abile! La verità è che si piange quando si perde: tutti piangono, non solo gli interisti in passato. Si frigna al di là dei colori e, appena può, si tira fuori lo scenario fantapolitico! Altro classico è l’attacco ai giornalisti, che non vanno in campo, ma confezionano spesso il cosiddetto complotto mediatico! Sicuramente il lamento condiziona l’arbitro che arriverà alla prossima partita e, soprattutto, sposta il tiro dei tifosi! E’ sempre una buona scusa, la usavano anche all’Inter mentre scambiavano Pirlo con Brncic, e ora tocca al Milan dopo una campagna acquisti al di sotto delle aspettative. Guai a recitare il mea culpa, meglio scaricare tutto su fattori esterni, nascondendo le proprie magagne. Chissà, magari qualcuno ci crede pure e la tensione si allenta. E’ un trucco vecchio come il mondo! Solo che stavolta non si capisce bene chi sarebbe l’artefice del complotto perché tutte le istituzioni calcistiche sono state azzerate e viviamo in un momento di assoluta transizione: è a tempo determinato Pancalli, sono a tempo determinato Agnolin e Tedeschi, forse pure Matarrese. Nessuno oggi ha il potere di ordire alcun complotto ai danni di chicchessia! Il Milan è stato vittima di qualche decisione arbitrale poco felice e solo ora si accorge che torti e favori non si compensano quasi mai: una frase idiota che si dice sempre per consolare gli altri ma, guarda caso, non vale mai per se stessi, altrimenti bisognerebbe mettere in conto anche il braccio con cui Kaladze ha segnato a Genova, ma capisco che in tal modo il conto dei torti potrebbe sballare! Una cosa mi pare acclarata: la categoria arbitrale, uscita a pezzi, da Calciopoli, se la fa sotto al pensiero che si possa pensare che sia ancora impaurita al servizio dei potentati del calcio e ultimamente tende a prendere più spesso che in passato decisioni contrarie alle grandi. Prova ne sia quel che è accaduto a Bergamo, dove l’Atalanta ha comunque vinto meritatamente la gara, malgrado l’incredibile capacità dell’arbitro Pieri di ficcarsi sempre nei guai, o a San Siro dove i falli di mano, poi non tanto dissimili, di Minieri e Maicon sono stati valutati diversamente dall’arbitro Banti, che ha concesso il rigore solo all’Ascoli. Ma anche per questo il campionato non è poi così male, checchè se ne dica, perché nell’alta classifica troviamo finalmente realtà nuove come Livorno, Atalanta e Siena e, in testa addirittura il Palermo, che è simpatico a tutti, agli arbitri e anche a me, perché, sia chiaro, merita di essere al comando della serie A. Se manca la Juventus è per colpa dei suoi ex-dirigenti e non certo per capriccio di quattro, dico e scrivo quattro, tribunali sportivi giudicanti. La nuova Juventus sta letteralmente mettendo a ferro e fuoco la serie B è tornerà in A già l’anno prossimo, quando verrà il tempo di chissà quali altri complotti, magari anche di matrice nerazzurra, sempre volti a mascherare le proprie inadeguatezze! Intanto buon campionato a tutti, anche a quelli che vivono nell’ossessione di una vittoria nerazzurra!
Da interista mi sento in dovere di chiedere i diritti d’autore per questa sceneggiata messa in atto dall’Ac Milan. Mi sembra di vivere un sogno con l’Inter che primeggia in Italia ed in Europa, seppur dopo un inizio non brillante, la Juve in B ed il Milan che lotta per un posto in Intertoto: neppur il più acceso tifoso nerazzurro avrebbe chiesto tanto! E’ proprio vero: in Italia non si sa perdere e nessuno vuole ammettere i propri errori ci si arrampica sui vetri per discolparsi. Non erano mica i cugini a sostenere che alla fine dell’anno i favori e i torti si compensano? Ciao Dario.
Hola Gian Luca, soy José Vicente desde España. He podido ver hace unos días algunos videos tuyos en http://www.youtube.com, retransmitiendo el derby de Lombardía, AC Milán – Inter de Milán y te diré que me ha encantado. Tus piques con Tiziano Crudeli son espectaculares. Te comento que aunque soy español, soy un seguidor absolutamente apasionado del Inter de Milán, me encanta el Inter, su historia, su prestigio, el color de su uniforme, todo, absolutamente todo del Inter me gusta. Hace algún tiempo mantuve contacto a través del correo electrónico y del correo postal con Edurne Cubero, la persona que traducía la página oficial del Inter al idioma español. Edurne, muy amablemente me envió algunos ejemplares atrasados de la revista oficial del Inter que guardo con pasión. Nada más, Gian Luca, sólo quería saludarte y decirte que hay un nerazzurro más en España. Un cordial saludo, Gian Luca. Josè Vicente